Juventus, Buffon promuove il Var: “Bene se elimina le polemiche”
(lapresse) TORINO – La Juve c’è, con o senza Var. Soprattutto in uno Stadium che ha cambiato insegna, diventando Allianz, ma è rimasto il regno dell’uno fisso. “Abbiamo iniziato con il piede giusto”, twittano all’unisono Pjanic e Rugani. Il giovane difensore appare nella foto postata sui social da quel Chiellini che sembra aver dimenticato un Bonucci al quale – a differenza di Barzagli, l’altro componente della BBC – non ha mai dedicato un tweet di addio: “Un nuovo inizio – scrive il “Chiello” -. Un nuovo campionato. Una nuova vittoria. Avanti così”. I bianconeri riprendono da dove avevano finito tra le mura amiche: 3-0 al Crotone a fine maggio, 3-0 al Cagliari nell’anticipo del primo turno di campionato. Ad aprire le danze, sia allora che ieri, ci ha pensato Mandzukic, due gol nelle ultime tre partite di Serie A: tanti quanti nelle precedenti 11. Più che per i tre gol, Capitan Buffon sorride per la porta finalmente inviolata dopo le 10 reti incassate nelle ultime 5 uscite: “Una nuova stagione è cominciata – scrive su Instagram il portiere, che sullo 0-0 ha parato un rigore calciato (male) dal cagliaritano Farias -. Unica: come tante, più di tutte. C’è la determinazione a ripetersi, per la settima volta. C’è la voglia di dimenticare il passato e di vivere al massimo questo presente. Ci sono tanti nuovi compagni. E c’è una nuova tecnologia, da accogliere senza paure. Dovevamo cominciare bene. Lo abbiamo fatto. Come dice il Chiello: avanti così!”. Il portiere poi, intevenuto a Trieste ad un evento culturale, è tornato sulla Var: “L’introduzione del Var aiuterà molto a non esacerbare gli animi, a far sì che ogni tipo di decisione presa dall’arbitro ritrovi una reazione serena da parte di tutti, anche da parte dei tifosi”.
ZEBRA CAMALEONTICA: ADDIO 4-2-3-1 BENVENUTO 4-3-3? – Le reti bianconere sono arrivate con il vecchio modulo in scala 4-2-3-1, prima che Allegri incasellasse i suoi in un 4-3-3 con l’ottimo Pjanic in regia, affiancato da Khedira e Matuidi, e Dybala schierato a sorpresa in posizione di falso nueve, scortato da Cuadrado e Mandzukic. Quest’ultimo, ieri tornato sugli standard che aveva abbandonato nell’ultima parte della scorsa stagione, è il giocatore che rischia maggiormente il posto nel probabilissimo caso di un cambio di modulo. Specie tra un paio di mesi, quando alla concorrenza di uno specialista del mestiere di esterno offensivo come Bernardeschi si aggiungerà quella del recuperato Pjaca. Allegri, che non ama i numeretti (“sono bischerate”), vuole una squadra fluida in grado di interpretare più moduli durante la stessa partita: ricordate il “camaleonte solido” teorizzato in bianconero da Claudio Ranieri nel 2008? Il tecnico toscano sa inoltre molto bene che cambiare, rinnovare assetto ed equilibri, può giovare a tutta la squadra. Lo ha ampiamente dimostrato la rivoluzione tattica dello scorso gennaio, quando la Juve passò tra lo stupore generale a un 4-2-3-1 iperoffensivo, trovando nella svolta nuovi stimoli, sfide e trionfi. E’ probabile che il 4-3 e fantasia diventi lo spartito quasi definitivo nella settimana alle porte (la ripresa è fissata per lunedì pomeriggio, mentre martedì alle 16 verra presentato Matuidi), utilissima per approfondire i meccanismi del nuovo modulo che comunque non manderà definitivamente in naftalina il vecchio impianto di gioco.
RENATO SANCHES O ANDRE’ GOMES, PURCHE’ IN PRESTITO – La svolta dalla mediana a due a quella a tre appare inevitabile, soprattutto per questioni numeriche. Dopo Blaise Matuidi, il primo volto nuovo ad essere stato gettato nella mischia da Allegri (negli ultimi 20′), è infatti atteso un altro rinforzo in mediana, come da precisa richiesta dello stesso allenatore livornese. A maggior ragione se, come sembra, Sturaro verrà ceduto a una tra Atalanta, Genoa e Lazio. Il nome più in voga, anticipato qualche giorno fa da Repubblica, resta quello del portoghese 20enne Renato Sanches, specie se il Bayern Monaco, club molto amico dei torinesi, lo lascerà partire in prestito secco. La stessa formula con cui potrebbe arrivare un altro centrocampista lusitano, André Gomes, compagno al Barcellona di quell’Iniesta che, in un’intervista a El Pais, ha dichiarato che “sta pensando seriamente a quale possa essere il suo futuro”, riaccendendo l’interesse sopito di Juve e Inter. Gli altri centrocampisti monitorati da Marotta? I soliti: Emre Can, Kevin Strootman e Steven N’Zonzi, rispettivamente blindati da Liverpool, Roma e Siviglia. Ma lo shopping dell’ad bianconero potrebbe interessare anche la difesa: oltre al braccio di ferro con l’Atalanta per Spinazzola, la Signora non perde di vista due centrali come l’olandese Van Dijk (Southampton) e soprattutto l’argentino con passaporto spagnolo Garay (Valencia).
juventus
- Protagonisti:
- gianluigi buffon
Fonte: Repubblica