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OBIETTIVO NAPOLI – Buona la prima per gli azzurri, nonostante il blackout finale

Esordio con una convincente vittoria ai danni dei rivali del Verona, per un Napoli che trova la sua seconda vittoria consecutiva nelle prime due gare ufficiali, in attesa del ritorno nei preliminari Champions di martedì.
Sul campo degli scaligeri, gli azzurri sono riusciti a dimostrare la propria superiorità, anche se ci sono state maggiori difficoltà rispetto al solito nella gestione del possesso palla. Colpa di un terreno di gioco sicuramente disastrato, almeno in una metà del campo, che non ha permesso una fluida circolazione del pallone, ma anche la scelta di Sarri di mandare inizialmente in campo Diawara e Milik al posto di Jorginho e Mertens ha un po’ diminuito il potenziale tecnico della squadra in fase di costruzione della manovra offensiva.
A differenza di quanto visto contro il Nizza, la squadra di Sarri stasera ha fatto affidamento soprattutto sulle iniziative di Insigne sulla sinistra. A fronte di evidenti difficoltà ravvisate da Callejòn ed Hamsik, e con un Milik meno partecipe al gioco corale, è stato soprattutto il numero 24 napoletano a dare la scossa alla manovra, con accelerazioni e conclusioni a rete dopo essersi accentrato. Anche stasera, però, per sbloccare il risultato c’è stato bisogno di un episodio fortunato. L’autogol di Souprayen ha consentito al Napoli di impostare il suo gioco con maggior tranquillità, godendo anche di qualche spazio in più, come in occasione del raddoppio di Milik, propiziato da un bel contropiede di Insigne.
Nella ripresa, forte del doppio vantaggio, la squadra di Sarri sembrava poter amministrare al meglio la gara. E in effetti, dopo un buon inizio frazione da parte del Verona, e anche grazie all’ingresso di Mertens, il Napoli è riuscito a trovare il terzo gol ed un controllo delle iniziative che pareva dover dar seguito ad una goleada. Tuttavia, come spesso accade, anche stasera gli azzurri sono riusciti a garantirsi un finale in affatto. Con il rigore concesso agli uomini di Pecchia, e la conseguente espulsione di Hysaj, l’undici partenopeo ha rischiato di mettere a rischio un successo che sembrava ormai in cassaforte. Il forcing finale del Verona rimane a simbolo di un limite che da tempo condiziona le partite del Napoli: gli improvvisi blackout. Contro una squadra povera di idee e di talento come quella veronese, le conseguenze possono anche essere limitare, a conti fatti. Ma contro avversari di livello più elevato certi cali sono un lusso che Sarri non potrà concedere ai suoi.

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