La domanda su Diego Costa fa ridere di gusto l’allenatore del Chelsea che ha parlato in conferenza in vista del match di Premier League contro il Tottenham: “Lo abbiamo trattato come un criminale? Tutti qui sanno cosa è successo”
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“Lo abbiamo trattato da criminale? Tutti al Chelsea sanno quello che è successo la scorsa stagione. Non ho voglia di parlare ancora di Diego Costa. Per me è il passato”. Tronca sul nascere con una lunga risata la domanda su Diego Costa, il bomber finito ai margini del suo progetto, l’allenatore dei Blues Antonio Conte, durante la conferenza stampa a due giorni dal big match contro il Tottenham a Wembley. “Preferisco ridere – dice il tecnico italiano rispondendo a una domanda sulla richiesta del giocatore di essere ceduto – E’ divertente la sua intervista e comunque non mi interessa continuare a parlare di questa situazione. Per me e’ il passato”.
Progetto Tottenham, un modello da imitare
“Il Tottenham ha lavorato bene in questi anni. Ha posto basi importanti. Pochettino guida gli Spurs dal 2014 e ha avuto la possibilità di curare un progetto. Noi non abbiamo queste fondamenta, con l’aggravante che nelle ultime stagioni sono stati persi calciatori importanti. Voglio aiutare il Chelsea a impostare un programma come è avvenuto al Tottenham. Serve tempo, almeno tre anni. Il mio contratto scade nel 2019, ma se condividiamo la visione delle cose, possiamo andare avanti insieme. La situazione attuale? Ora la mia visione è quella di impegnarmi al massimo per migliorare la squadra. Il Chelsea non ha mostrato pazienza in passato? Posso rispondere che serve chiarezza per lavorare al progetto”
“Cessioni? Un’altra domanda per favore”
“Se mi aspetto novità entro la fine di agosto? Io so che devo lavorare e migliorare la mia rosa. Il bilancio si farà a settembre. Rimpianti per le partenze di Loftus–Cheek e Chalobah? Un’altra domanda per favore”. Così Antonio Conte ha ironizzato anche sulle scelte riguardanti il mercato in uscita forse troppo affrettate del club inglese.
“Stagione difficile”
“Non sono sorpreso dalla situazione attuale perché sapevo benissimo che questa stagione sarebbe stata complicata. L’annata scorsa abbiamo lavorato benissimo. Abbiamo compiuto una grande impresa e siamo stati fortunati a non avere infortuni importanti. Ora dobbiamo continuare il nostro programma sulle basi poste un anno fa”, l’allenatore ha ribadito le sensazioni relative alla stagione appena iniziata delle quali aveva già parlato due settimane fa alla vigilia del Community Shield.
“Bakayoko non al top”
Qualche dubbio sulla formazione da schierare a Wembley: “Conoscete la situazione, non è facile preparare questo match dopo le espulsioni di Cahill e Fabregas, ma un club come il Chelsea deve essere preparato ad affrontare queste situazioni. Hazard non è ancora pronto. Bakayoko non è al top, ma può giocare. La situazione potrebbe forzarmi a rischiare. Pedro si è allenato, ma sente ancora dolore. Con lui deciderò all’ultimo momento”.
Fonte: Sky