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Lazio, Lotito fa muro per Keita e chiede 30 milioni: la Juve arriva ‘solo’ a 20

ROMA – In uno dei suoi tanti tweet (decisamente il suo mezzo di comunicazione preferito) nei quali Baldé Diao Keita adempie ai suoi doveri, in qualità di testimonial di una marca d’abbigliamento, all’improvviso spunta una frase che quantomeno si addice molto alla sua attuale situazione nella Lazio: “Non mollare mai, le grandi cose richiedono tempo”.

TRA BARCELLONA E JUVE, I SOGNI DI KEITA – Già, perché nei sogni di Keita ci sono tante grandi cose da realizzare. La sua ambizione è quella di tornare un giorno in Spagna, nella sua Barcellona. Quella da cui se n’è andato sbattendo la porta, orgoglioso, dopo qualche bravata di troppo punita rigorosamente dal club. Lui quelle punizioni (come il prestito forzato al Cornellà) non le ha mai digerite, da lì la decisione di iniziare una nuova avventura nella Lazio, una squadra che lo ha cresciuto e valorizzato, consacrandolo come uno dei giovani più forti del campionato italiano. Su di lui ci sono Inter, Juventus, Napoli e Milan, ma nel progetto che ha studiato con il suo manager la soluzione ideale è solamente una: trasferirsi in bianconero, riuscire a imporsi anche lì e, in virtù di questo, convincere il Barcellona a farsi avanti per riportarlo a casa a prezzo d’oro (con mega-commissione per il suo agente).

FASE DI STALLO, NESSUNO VUOLE MOLLARE – Questo almeno è il sogno comune di entrambi, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il presidente Lotito. Lui, con evidente ritardo, ha offerto il rinnovo di contratto a Keita, che però (sempre per via di quel carattere orgoglioso di cui sopra), adesso non ne vuole sapere di prolungare il suo rapporto con la Lazio. E così, dopo varie vicissitudini e tensioni con l’agente del senegalese, sempre il proprietario del club biancoceleste si è detto disposto a trattare la cessione. Ma una condizione: che vengano pagati i 25-30 milioni richiesti. Così per trasferirsi alla Juve, che invece arriva a malapena a 20, comprensivi di bonus. La strada resta sempre in salita e il rischio è di arrivare fino agli ultimi giorni di mercato, pregiudicando così anche la possibilità di comprare un sostituto adeguato che possa rimpiazzare Keita. Una partita a scacchi a tre, insomma. In cui nessuno sembra intenzionato a mollare. Le grandi cose, d’altronde, richiedono tempo.

ss lazioserie A

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Fonte: Repubblica

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