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La Juve sugli “esuberi” del Psg: Matuidi, Pastore e Rabiot nel mirino

TORINO – Vigilia dell’ultimo crash-test in vista dell’esordio stagionale ufficiale del 13 agosto in Supercoppa contro la Lazio. Domani (ore 18.30 italiane, Mediaset Premium), nello stadio londinese di Wembley, la Juventus affronterà il Tottenham. Occasione per collaudare i nuovi innesti del 4-2-3-1 di Allegri e, intanto, per cercare di chiudere la porta di Buffon, sempre bucata nelle prime tre uscite stagionali contro Barcellona, Psg e Roma. Tra i 24 convocati torna Lemina (fastidio alla schiena smaltito), offerto ieri dall’ad Marotta al Valencia come parziale contropartita tecnica per arrivare al terzino portoghese Cancelo, ma non figura nuovamente Szczesny, ancora bloccato dalla distorsione alla caviglia sinistra. Assente anche Sturaro, “a causa di un affaticamento muscolare alla coscia sinistra”, come annunciato su Juventus.com. La Juve si presenterà con Buffon tra i pali, uno tra Lichtsteiner e De Sciglio a destra, Rugani (o Barzagli) e Chiellini al centro e a sinistra Alex Sandro, uno dei più convincenti nell’ultimo test contro i giallorossi di Di Francesco. A centrocampo largo ai titolari Khedira e Pjanic, con Marchisio di scorta. Altro ballottaggio sempre sulla corsia destra, quello tra Douglas Costa (favorito) e Cuadrado per agire sulla trequarti, mentre sono certe le presenze di Dybala e Mandzukic a supporto di Higuain.

Impegno tosto per i bianconeri, che se la vedranno con la squadra che nelle ultime due stagioni ha collezionato altrettanti secondi posti in Premier League. Le stelle di Pochettino sono Harry Kane (99 gol su 165 presenze complessive con gli Spurs), cliente sicuramente scomodo per una retroguardia  chiamata a fare i conti con l’assenza di Bonucci (e Dani Alves), e i centrocampisti Christian Eriksen e Dele Alli.

Il profilo di quest’ultimo sarebbe teoricamente ideale per la Juventus, alla ricerca di centimetri, chili e qualità per puntellare la linea mediana. In pole position resta il francese 30enne Matuidi, per il quale il Psg sta finalmente abbassando le sue pretese. La prima alternativa è sempre il suo connazionale N’Zonzi, non fosse per la clausola da 40 milioni imposta dal Siviglia. La Juve non ha fretta, cuoce la trattativa per Matuidi a fuoco lento, sperando nei saldi di fine mercato per un giocatore che tra una decina di mesi si libererà per zero euro. E, intanto, attende di capire quante cessioni faranno i parigini: dopo il terremoto-Neymar, si attendono infatti diverse scosse di assestamento dalle parti della capitale francese. Nella lista dei possibili esuberi del club di Al-Khelaïfi potrebbero finire due giocatori già corteggiati dalla Signora come Pastore, che ha liberato il numero 10 per O Ney, e quel Rabiot che ieri ha aperto a un dopodomani italiano: “In futuro l’idea di trasferirmi in Serie A ci può stare. Però adesso sto bene a Parigi”, ha detto il centrocampista in scadenza nel 2019.

La priorità al momento è per Keita, oggetto di un’offerta ufficiale bianconera da 15 milioni respinta dalla Lazio. L’inserimento dell’Inter, che ha contattato il procuratore dell’attaccante senegalese, ha convinto la Juve a riallacciare i fili della trattativa con la Lazio. Forti della preferenza del giocatore, con il quale è stato raggiunto un accordo economico di massima, i bianconeri preparano un rilancio di circa 18-20 milioni bonus compresi. Un’offerta che Lotito dovrà prendere in seria considerazione, visto che Keita non è intenzionato a rinnovare il suo contratto in scadenza. Ma difficilmente il presidente biancoceleste lo farà prima del 13 agosto, giorno della Supercoppa italiana, quando chiederà allo stesso Keita di punire con un gol quella che sembra destinata a diventare la sua prossima squadra. Il tutto a spese quasi certamente di Cuadrado, il cui futuro appare piuttosto incerto. Il colombiano, valutato non meno di 20-25 milioni dalla Signora, interessa a Milan, Arsenal e, visto i problemi gialorossi per arrivare a Mahrez, anche alla Roma.

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Fonte: Repubblica

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