Daniel Bertoni: il Napoli ha una buona squadra, ma gli manca sempre qualcosa

Daniel Bertoni, leggenda del calcio argentino e in Italia con le maglie di Fiorentina, Napoli e Udinese, ha parlato a Quelli della Notte su TMW Radio. “Il Milan si è rinforzato molto bene, l’Inter sta cercando acquisti ora dopo una stagione difficile. La Juve è la Juve: prende il meglio in Italia e all’estero, portando grandi campioni. Il Napoli ha fatto una buona stagione ma gli manca sempre qualcosa, a tutte quelle dietro alla Juve manca qualcosa. Penso che la Juve sia sempre favorita: mi piacerebbe che gli azzurri, che la Fiorentina le altre potessero lottare per il titolo ma c’è sempre troppa distanza nella lotta per lo Scudetto. I livelli esistono: in Champions in fondo arrivano sempre le stesse. Il Real, il Barça, l’Atletico, le inglesi non arrivano da tempo in finale ma il calcio spagnolo è, ora, davanti a tutti. I campioni? Ora solo poche squadre possono comprare tutto, le altre accompagnano. Il calcio è cambiato, in un’altra epoca si poteva lottare e sognare tutti, anche nelle piazze più piccole. Bentancur della Juventus? E’ giovane. Ha vinto il campionato senza mai segnare; gli manca qualcosa, ancora. Per quel che vedo io, credo debba imparare a saltare l’uomo. Ha buon piede ma non segna, non calcia da fuori area. Può diventare un grande giocatore in Italia e la Juve dovrebbe darlo in prestito. Kranevitter? E’ un incontrista, non è un fantasista. Si parlava di lui come successore di Almeyda e Mascherano ma non ha niente a che vedere… All’Atletico non giocava, al Siviglia idem. Non so se abbia problemi di ambientamento o di carattere; se la Fiorentina volesse prenderlo, spero che possa trovare in lui quel che cerca. Dovrebbe salire di livello questo anno, cosa che non ha fatto in Spagna, spero che possa adattarsi semmai in Italia. La Fiorentina? Credo che i calciatori siano sostituibili. Rodriguez era a fine ciclo, Borja Valero idem. Mi spiace per Bernardeschi che ha futuro straordinario, spero che possa far bene alla Juventus anche se mi auguro che non faccia come Montolivo. Mi piace tanto Chiesa: il padre Enrico è stato grande calciatore ma penso possa superarlo”.