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Cesare Prandelli: “Da Cassano una scelta onesta, degna di rispetto”

Cesare Prandelli: "Da Cassano una scelta onesta, degna di rispetto"
ROMA – L’ultimo ripensamento di Antonio Cassano ha colpito chi lo conosce e chi lo ha allenato: “Smetto, lascio il Verona, anzi lascio il calcio”. Imprevedibile, dopo la retromarcia di una settimana fa, quando già aveva ventilato la rinuncia al pallone salvo poi decidere di continuare a giocare. Un addio rumoroso, per molti l’ultima “cassanata”. Non per Cesare Prandelli, forse l’ultimo allenatore capace di domare quel carattere tumultuoso, di certo l’ultimo a regalare ad Antonio una passerella internazionale, con gli esaltanti Europei del 2012 e i Mondiali tristi di due anni dopo.

Prandelli, che effetto le fa leggere della scelta di Fantantonio?
“Credo che si tratti di una decisione molto onesta, che avvalora tutto quello che ho sempre pensato di questo ragazzo. Antonio ha valori importanti, è fortemente legato ai suoi cari, alla sua famiglia. E prendendo una decisione di questo tipo, in questo momento dell’anno sono convinto che abbia avuto rispetto di tutti: dei tifosi del Verona, della città, ma anche del presidente e di tutta la società. Non ha voluto rimanere in un posto senza avere l’anima giusta per starci, i giusti stimoli. Sono convinto che sia stata una decisione fortemente sofferta, ma allo stesso tempo molto dignitosa. Gli va fatto un grande applauso “.

Lei quindi non pensa che si tratti dell’ennesimo capriccio di questo ragazzo.
“No, assolutamente non si tratta di una “cassanata”, come si dice spesso. Questa è la scelta ponderata di uomo maturo, che a 35 anni è consapevole delle proprie priorità. Mi dispiace perché poteva regalare ancora giocate importanti: dispiacerà ai tifosi del Verona ma anche a tutti gli appassionati di questo nostro sport. La sua storia la conosciamo, sappiamo bene di cosa è capace con la palla al piede “.

La colpisce che smetta due mesi dopo Totti, con cui ha forse vissuto gli anni più luminosi della carriera?
“Fa effetto, sono stati compagni e amici, hanno giocato insieme e ho avuto il piacere di allenarli. La storia di Totti ha commosso l’Italia, quelle parole sono vive dentro di noi: “aiutatemi, ho paura”. Una frase d’effetto che ai giovani farà riflettere. Dice che nessuno è infrangibile “.

Vede delle analogie con il tira e molla a cui ha invece dato vita Cassano?
“Sono diversi, ma, qualcosa in comune c’è. Un bisogno. Senza la sua famiglia secondo me Antonio non ci può stare, e allora ha preferito lasciar perdere soldi per avvicinarsi alla moglie Carolina e ai figli. Scelta che, ripeto, ho trovato di una grandissima maturità, e che dimostra lo spessore della persona”.

cesare prandelli

Fonte: Repubblica

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