INSIGNE: “SENZA BONUCCI LA JUVE HA PERSO QUALCHE CERTEZZA. SCUDETTO? DOBBIAMO CREDERCI”
In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Lorenzo Insigne ha affrontato diversi argomenti; a cominciare dallo scudetto:“Siamo arrivati ad una lunghezza dalla seconda e a cinque dalla prima, senza i punti persi con Palermo, Sassuolo e altre squadre, non dico che avremmo vinto lo scudetto, ma avremmo detto la nostra fino alla fine. La differenza con la Juve è che loro non sbagliano mai le partite con le piccole. Bonucci era fondamentale per il gioco dei bianconeri, la sua cessione deve darci più fiducia. Senza di lui la Juve ha perso una certezza nella fase difensiva. E anche con l’anno in più per Chiellini e Barzagli qualcosina può perdere. Il Milan ha fatto acquisti importanti, però ha preso anche tanti stranieri e il primo anno in Italia è dura per tutti. Non è facile essere subito pronti e lottare per il titolo. L’Inter ha preso l’allenatore che è arrivato avanti a noi lo scorso anno. Vedremo a fine mercato che squadra farà. La Roma ha cambiato ciclo, con un nuovo direttore sportivo e un nuovo tecnico, ma ha venduto giocatori importanti”.
Lorenzo ha parlato anche del presidente De Laurentiis, del suo rinnovo contrattuale e della possibilità di diventare una bandiera di questa società: “Dicono che il presidente De Laurentiis non faccia sacrifici; invece, con il rinnovo mio e di Mertens ha dato un segnale molto forte: qui tutti vogliono vincere qualcosa di importante. Di bandiere in passato ce ne sono state tante, come Totti alla Roma. Sono orgoglioso di essere al Napoli e voglio rimanerci il più a lungo possibile. Un napoletano che gioca nel Napoli avrà sempre qualche responsabilità in più. I tifosi si aspettavano tanto perché a Pescara avevo fatto molti gol e qualche critica l’ho avuta, ma ho continuato a lavorare per raggiungere i miei obiettivi.
Il ricordo, poi, va al gol realizzato al Bernabeu contro il Real Madrid: “Ero talmente felice che non sapevo nemmeno dove andare ad esultare. E’ stato istinto, ho visto il portiere fuori ed è uscito un tiro perfetto. Peccato che non sia servito a passare il turno. Non dico che lo meritavamo, però abbiamo messo in difficoltà la squadra più forte del mondo.
Un accenno anche ai prossimi preliminari di Champions League: “Ho vissuto l’eliminazione col Bilbao, sbagliando anche un gol all’andata. Fu una mazzata, però fu più dura accettare la sconfitta in semifinale di Europa League col Dnipro, che potevamo battere. A volte il preliminare lo decide anche un colpo di fortuna, noi dobbiamo pensare a giocare il nostro calcio, con la giusta mentalità. Quando giochiamo da Napoli possiamo mettere in difficoltà chiunque”.
La conclusione è riservata alla maglia numero 10 e al tecnico Sarri:”Preciso, non ho mai chiesto la 10. Preferisco la 24, giorno in cui e nata mia moglie. Il giocatore si vede al di là del numero. Sarri mi ha dato fiducia e sto cercando di ripagarlo al meglio, con gol e assist, ma anche con tanto sacrificio per la squadra, che è la cosa che conta di più. Sarri ha una grande idea di calcio, tutti dicono che il Napoli giochi il miglior calcio d’Italia e noi siamo orgogliosi”.