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Pato a cuore aperto: “Tifo Milan, Beckham esempio”

Quello che si siede a bere un tè verde con Sina Sports Cina è un Alexandre Pato rilassato, coi capelli più lunghi rispetto a quando vestiva la maglia del Milan e con tanta voglia di parlare (mostrando un italiano ancora molto fluente). Del suo passato in Europa, del suo presente in Cina, e del suo futuro nella sua nuova squadra, il Tianjin Quanjian. “Posso dire che sono state due settimane molto importanti per me” ha cominciato l’ex numero 7 del Milan, che è andato a segno nel 4-3 contro il Guangzhou Evergrande, la squadra attualmente prima in classifica nella Super League cinese. “Quel gol è stato bellissimo: mi ha fatto ricordare quello contro il Barcellona e ho pianto, perché era un momento importante per me fuori dal campo e i miei compagni mi hanno aiutato e abbracciato. È stato molto bello: sono contento di avere dei ragazzi del genere, spero di fare tanti altri gol”. Con quel gol Pato è salito a quota 8 in 15 partite, all’ottavo posto nella classifica marcatori guidata da Eran Zahavi, l’ex fantasista del Palermo che guida tutti con 14 gol in 16 partite.

Quel gol al Barcellona

La volata palla al piede partendo da centrocampo ha in effetti una dinamica simile a quello più famoso della sua carriera, nel settembre del 2011, aprendo in due la difesa del Barca di Guardiola e andando in porta a pochi secondi dall’inizio della partita. “Per segnare quel gol ho dovuto pensare molto velocemente: ho ricevuto la palla da Nocerino, ho visto uno spazio e ho buttato la palla avanti. In quel modo sono riuscito a saltare gli avversari e mi sono trovato davanti al portiere: lì ho pensato solamente ‘Devo fare gol’. Quando la palla è passata, mi sono liberato. Ero molto contento, quel gol rimane nel mio cuore: fare un gol al Camp Nou contro il Barcellona giocando per il Milan è stato un momento speciale”.

Il ricordo del Milan

Nel suo cuore rimangono però anche i rossoneri, la squadra che lo ha acquistato 17enne dall’Internacional di Porto Alegre e lo ha lanciato nel grande calcio: “Per me il Milan è molto importante: mi ha fatto crescere, mi ha fatto arrivare a un livello della mia carriera molto alto. Ho il Milan nel cuore, tifo per loro e spero che possano tornare a essere quello che erano prima. Però ora sono qui, la mia squadra del cuore è lo Tianjin Quanjian e spero di fare molto bene per entrare nella storia del club e conquistare il cuore di tutti i tifosi”. Giocare per il Milan significa anche dividere lo spogliatoio con grandi giocatori, perciò la domanda sorge spontanea: chi è il giocatore più forte con cui ha mai giocato? “È molto difficile: ho giocato con tanti campioni, sono arrivato in un Milan di leggende con calciatori che avevano vinto tutto, ma quello che mi ha stupito e mi ha fatto impressione, e di cui oggi sono diventato amico parlandoci ogni tanto, è David Beckham. Per me era un esempio dentro e fuori dal campo: quello che fa e quello che ha fatto sono cose bellissime”.

Coach Fabio Cannavaro

Il numero 10 del Tianjin ha parlato anche a lungo del suo attuale allenatore, lo stesso che undici anni fa alzava al cielo la coppa del mondo a Berlino: “Quando giocavo contro Cannavaro era molto difficile perché era un difensore tosto, mentre oggi è più tranquillo. Mi insegna tante cose che sono importanti per un attaccante perché lui era il numero uno là dietro. Sono contento di averlo come allenatore, sta facendo un gran lavoro e sono soddisfatto che lui sia contento di me, che mi abbia portato in Cina e che mi abbia dato l’opportunità di giocare qui. Io faccio di tutto per lui, perché è stato molto importante e spero di dargli la fiducia che lui ha dato a me”.

Fonte: Sky

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