TORINO – Mentre si continua a psicanalizzare l’intervallo di Cardiff, tra indiscrezioni e inevitabili smentite, la Juve ha fretta di ricostruire una squadra che, a dispetto dei piani iniziali, rischia di perdere qualche pezzo di troppo. Soprattutto in trincea. Dani Alves è praticamente un ex: la rescissione consensuale con trasloco al City di Guardiola è vicinissima. L’addio – non senza polemiche – del brasiliano è un imprevisto che obbligherà Marotta e Paratici ad ingaggiare un terzino destro di qualità. “Non c’è stata alcuna rottura con Dani Alves – spiega l’ad bianconero, intervenuto a margine della presentazione del libro di Marco Bellinazzo “I veri padroni del calcio” -, ma la motivazione è fondamentale per un calciatore. Vuole provare un’esperienza alternativa, faremo una risoluzione consensuale augurandogli ogni fortuna”. La speranza è di mantenere quanti più giocatori possibili, in modo da proseguire il ciclo: “Confermare in blocco la squadra arrivata a Cardiff sarebbe un grandissimo traguardo – prosegue Marotta -, poi ovviamente saremo attenti a quello che potrà succedere sul mercato in entrata”.
MAROTTA: “DOUGLAS COSTA? PIU’ CONCRETI NELLE PROSSIME SETTIMANE” – Non basta il jolly De Sciglio, separato in casa Milan. Negli ultimi giorni è stato chiesto Danilo al Real Madrid, ma il suo arrivo è alternativo a quello dell’altro extracomunitario Douglas Costa: o uno o l’altro. E così sono stati intensificati i contatti con lo United per Darmian, favorito rispetto ad altre alternative intitolate a Bellerin (Arsenal) e Cancelo (Valencia).
La Juve è intanto alle prese con qualche intoppo delle trattative per Douglas Costa e Szczesny, per il quale l’Arsenal continua a pretendere 14 milioni più bonus. “Il mercato non è ancora entrato nel vivo – ammette Marotta -, saremo un pochino più concreti nelle prossime settimane”. Troppi anche i 7 milioni di ingaggio chiesti da N’Zonzi, prezzato 40 milioni dal Siviglia. Ecco perché a centrocampo è tornata molto di moda una vecchia fiamma come Matuidi. Nel gioco delle alternative e delle trattative parallele restano caldissimi anche i nomi di Keita e soprattutto Bernardeschi. Specie se Cuadrado cederà alle avances del Psg.
“SAREBBE INUTILE TENERE ALEX SANDRO CONTROVOGLIA” – Non solo Dani Alves. La Premier League sarà presumibilmente il nuovo campionato anche di uno tra Alex Sandro e Bonucci: quasi impossibile che la Juve possa confermare entrambi. Per l’azzurro potrebbero presto muoversi Chelsea e City, ma a oggi è più probabile la partenza del brasiliano: “Un’offerta consistente ci è arrivata – dice Marotta dei 55 milioni proposti dal Cheslea -. Non abbiamo intenzione di cedere nessuno, ma tenere un giocatore controvoglia non è utile per nessuno. Al momento non ci sono situazioni del genere, speriamo che nessuno vada via”. Nemmeno Bonucci, l’architrave della difesa bianconera. “Chi si ferma è perduto! La nuova stagione sta per arrivare…”, scrive il difensore viterbese a corredo di un video che lo ritrae al lavoro in palestra in tenuta bianconera. Segue lunga lista di commenti fotocopia: Leo, non andare via.
“CASO POGBA? RISPETTATE LE NORME, SIAMO FIDUCIOSI” – Tra le tante sorprese di un’estate che potrebbe rivoluzionare anche visivamente la Juve – a luglio cambierà la facciata: nuova sede, nuovo logo e nuova insegna sull’Allianz Stadium – non si può inserire l’indagine della Fifa in merito al trasferimento da oltre 100 milioni di euro di Paul Pogba al Manchester United della scorsa estate. “Parliamo di un trasferimento dai numeri elevatissimi, quindi è normale che ci fosse un’indagine. La Juve ha agito nel pieno rispetto delle norme fiscali e tributarie, rispondendo agli interrogativi della Fifa. Siamo fiduciosi che non ci sia nessun provvedimento disciplinare”.
Sulla questione è intervenuta la stessa Fifa con una nota via mail: “Possiamo confermare l’apertura del procedimento contro la Juventus, mentre non è stata avviata nessuna procedura nei confronti del Manchester United. Non possiamo fare ulteriori dichiarazioni in questa fase”. L’organo di governo del calcio mondiale non ha fornito altri dettagli ma, secondo quanto riporta Espn, l’inchiesta sarebbe legata a una possibile violazione delle norme sulle terze parti, per via di una regola che, introdotta nell’aprile 2015, impedisce a club e giocatori di stipulare accordi economici con una terza parte. Nello specifico è finito sotto la lente d’ingrandimento della Fifa il ruolo svolto nella trattativa da Mino Raiola, agente del centrocampista francese. Secondo il libro ‘Football Leaks: The Dirty Business of Football’il procuratore italo-olandese avrebbe intascato nell’affare più di 40 milioni di euro, di cui 27 direttamente dalla Juventus.
IL PRECEDENTE TRA SERAING RFC E DOYEN – Nel caso in cui sia accertata una qualche colpevolezza, il club bianconero rischia sanzioni che vanno da una multa al blocco del mercato. La Juve entro la fine di giugno, fatte le dovute controdeduzioni, risponderà con un atto formale. Tutto potrebbe risolversi con un’ammenda o un nulla di fatto. In corso Galileo Ferraris comunque non temono più di tanto l’ipotesi di uno stop allo shopping, scenario considerato piuttosto remoto. L’unico precedente è infatti quello occorso nel 2015 all’Fc Seraing, club belga di seconda divisione colpevole di aver ceduto parte dei diritti economici di diversi giocatori a una parte terza, il fondo Doyen, siglando contratti che permettevano alla stessa di influenzare le decisioni e l’indipendenza del club in tema di trasferimenti. Queste pressioni sono praticamente assenti nel caso-Pogba, dove potrebbe esserci una proprietà mascherata del cartellino del giocatore, non l’influenza di una parte terza: in poche parole, l’agente Raiola non ha mai costretto la Juve di Allegri oppure lo United di Mourinho a schierare il “suo” Polpo dalle uova d’oro.
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Fonte: Repubblica