Pro Vercelli, Grassadonia: “Serve lavorare”
La Pro Vercelli ricomincia da Grassadonia. Dopo l’ottima esperienza con Moreno Longo (ufficializzato dal Frosinone) in panchina, il club piemontese ha presentato l’ex Paganese come suo nuovo allenatore: “Vorrei fare due ringraziamenti: il primo a chi mi ha dato la possibilità di essere qui, cioè la Paganese; ringrazio tutta la società. E poi ringrazio la Pro Vercelli. Il mio credo è molto semplice: grande senso di appartenenza e tanto lavoro”, queste le prime parole in conferenza stampa del tecnico 45enne. “I numeri non mi piacciono: chi determina il modulo sono i calciatori, a prescindere dal modulo. Si ripartirà da quello che è l’organico che ha chiuso ottimamente lo scorso campionato. Voglio una squadra aggressiva, che cerchi di giocare sempre la palla e che provi a vincere ogni partita, sia in casa sia in trasferta. Non mi piace nascondermi dietro agli alibi, sarò sincero”.
Grassadonia ha poi parlato del suo approccio con la Pro: “Conoscevo Varini per fama e il fatto che abbia pensato a me è stato un grande onore. Mi piace il modo di fare calcio di questa società, sono ingredienti che mi hanno subito fatto scegliere la Pro Vercelli. La Serie B l’ho seguita poco, perché ero impegnato in un altro campionato. Abito in Costiera Amalfitana, ma non sono abbronzato: sto studiando molto. Mercato? Mi affido a quello che il Direttore mi metterà a disposizione, io proverò ad indicare le caratteristiche dei giocatori che potrebbero migliorare la squadra. In passato ho lavorato su diversi moduli, ma sceglierò in base ai giocatori che avrò a disposizione. Penso sia importante partire per il ritiro con la rosa completa al 70-80%: così è possibile conoscerci meglio”, Su Vives: “Avrò il piacere di conoscerlo più avanti, preferisco conoscere i giocatori guardandoci negli occhi piuttosto che al telefono. Qui c’è un’ottima base da cui partire, poi bisognerà integrare. Lavorare con i giovani mi piace molto, perché sono sempre molto disponibili: e poi ci sono giocatori esperti di grande livello. A me piace tantissimo allenare, calciatori ne conosco pochi: scegliere è compito del Direttore”, ha concluso.
Fonte: SkySport