Caldara: “Juve? Non ancora, devo migliorare”
La straordinaria annata dell’Atalanta si è conclusa con il quarto posto e tra gli artefici della cavalcata nerazzurra c’è sicuramente Mattia Caldara. I suoi gol, la sua maturazione e le sue importanti prestazioni sono stati fondamentali per centrare l’obiettivo; in più, il futuro difensore della Juventus ha iniziato la sua avventura con la Nazionale di Giampiero Ventura. Proprio dal ritiro di Coverciano, il difensore nerazzurro ha parlato della sua annata e non solo. Queste le sue dichiarazioni in conferenza stampa.
La Juventus può attendere
“Per il momento non pensiamo al Mondiale – ha detto Caldara – ma solo all’Europeo Under 21. Il mister Ventura ha dimostrato che chi merita una possibilità verrà comunque chiamato qui. Il mio futuro? Per ora credo che rimarrò all’Atalanta, mi può essere utile per fare esperienza europea. Ho già sottoscritto un contratto con la Juventus ma sono già d’accordo con tutte le parti che resterò un altro anno a Bergamo per migliorarmi ed essere più pronto per quando verrà il momento di indossare la maglia bianconera”.
Il futuro di Conti
Al suo fianco, presente anche Andrea Conti, il cui futuro appare però meno chiaro: “Sarei felice di restare all’Atalanta – ha detto il calciatore – quella nerazzurra è una famiglia. Però mi farebbe piacere anche fare un’esperienza in una grande, dobbiamo aspettare per vedere che cosa dirà il mercato”.
Sull’addio di Totti
I due giocatori sono invece d’accordo quando parlano dell’addio di Francesco Totti, che ieri ha emozionato tutto lo stadio Olimpico e l’intero calcio italiano: “Quanto avvenuto ieri è il risultato di una carriera che ha portato Totti ad essere uno dei migliori talenti del calcio mondiale – ha aggiunto Caldara – il merito è quello di essere rimasto sempre nella stessa squadra visto che come ha detto sempre lui, il suo cuore era giallorosso. Il tributo che gli hanno riservato i tifosi e la sua gente è stata una cosa che ha messo i brividi. E’ stato uno dei protagonisti dell’Italia del 2006 ed ha lasciato tanto per il calcio italiano e dobbiamo essergli grati per quello che ha fatto in campo perché ha regalato delle giocate e dei numeri pazzeschi, ed ha ispirato molti giocatori sin da bambini. Credo che, oltre ad essere un gran giocatore, sia un grande uomo”.
Fonte: SkySport