Roma, Spalletti: “Il mio futuro? Lunedì saprete”. Pallotta: “Stadio entro il 2020 o lascio”
Luciano Spalletti, 58 anni. (lapresse) ROMA – “Abbiamo raggiunto un grande traguardo. Il mio futuro? Parlerò lunedì con Pallotta, com’è giusto che sia, e poi saprete”. Luciano Spalletti è provato dopo la conquista di un soffertissimo secondo posto. Le sue parole, però, sembrano un commiato alla Roma: “Faremo con la società un meeting di chiusura e dopo che ci saremo parlati chiarirò la mia posizione. Lo faremo il prima possibile perché è giusto che si sappia”.
RAGGIUNTO UN GRANDE TRAGUARDO – Spalletti è contento del secondo posto anche se qualcuno gli rimprovera la mediocre stagione nelle coppe: “Io ritengo di aver allenato una squadra forte, che a volte ha avuto momenti di difficoltà, ma abbiamo sempre spinto sull’acceleratore. Abbiamo lavorato in maniera seria, dimostrando sempre il nostro valore Quando alleni una squadra come la Roma devi pensare all’obiettivo della vittoria sempre e a volte il secondo posto, da parte di qualcuno, non è accettabile, ma questo secondo posto è un grande traguardo. Questo traguardo ce lo siamo dovuti andare a prendere e, oggi in particolare, la squadra ha meriti infiniti per come si è sviluppata la partita”
TOTTI? LASCIA UN IMPERATORE – Infine una parola sull’addio di Totti: “Una cosa incredibile: stavano piangendo tutti, era impossibile non venire trasportato da e in questa emozione generale. Se Francesco decidesse di smettere, come penso abbia deciso di fare, sarebbe una perdita da colmare: ottavo re di Roma è poco, è più un imperatore”.
PALLOTTA: STADIO ENTRO IL 2020 O VADO VIA – James Pallotta, che è arrivato a Roma proprio per salutare Totti nel giorno dell’addio al calcio, non è sereno e minaccia di andar via nel caso in cui le isituzioni non diano in fretta l’ok per l’avvio dei lavori per il nuovo stadio: “Dovrebbe essere pronto nel 2020 e se non sarà così ci sarà un nuovo proprietario perché io non sarò più da queste parti e tornerò a casa. Rimpianti con Totti? Mai. Ci siamo parlati per 18 mesi, siamo sulla stessa lunghezza d’onda, il fatto che non ci siamo sentiti tutti i giorni non significa che non ci siamo parlati. E’ frustrante leggere che non abbiamo avuto rispetto per Francesco. Totti significa molto per Roma, è una follia leggere che gli abbiamo mancato di rispetto. Abbiamo parlato molto e quello che ci siamo detti resta tra noi. Quando Francesco e io decideremo, capirete”.
DE ROSSI: SENZA SPALLETTI SARÀ DURA – Nel giorno della conquista ufficiale del secondo posto e dell’addio al calcio di Totti, Daniele De Rossi contribuisce ad alimentare dubbi sul futuro della Roma. “Auguro alla Roma di trovare uno meglio di Spalletti. Sarà dura”. Il centrocampista giallorosso non parla del suo rinnovo di contratto ma fa capire che il tecnico toscano è praticamente in partenza: “Aspetto che lo dica lui, però sinceramente ho sentito tanta gente felice perché Spalletti dovrebbe andare via. L’augurio che faccio alla Roma è che siano felici anche il 28 maggio prossimo. Io ho tanti dubbi che qualsiasi persona arrivi faccia meglio di lui, faccia 87 punti, che tenga questa linea…”. Certo non il miglior augurio per Di Francesco che in settimana dovrebbe diventare il nuovo allenatore della Roma.
L’ADDIO DI TOTTI? SONO TRISTISSIMO – De Rossi è triste comunque soprattutto per l’addio di Totti: “Dopo 16 anni entrerò nello spogliatoio e non lo vedrò più lì sulla sua panca e non sarà facile. Come non è stato facile per me per Perrotta, per Cassetti, al di là del capitano, quello che è per loro, per me è un amico che non vedrò più quotidianamente. Ci sono persone che non sono normali, ci sono persone che non hanno una vita normale, una carriera normale, in questo caso un calciatore che non ha una storia normale. Ho letto uno striscione che diceva: ‘Nel calcio moderno la vera vittoria di una battaglia sono 25 anni con una sola maglià. Ed è vero. Io in parte posso capire quanto sia difficile rimanere tanti anni in una squadra che non sempre ti permette di sognare di vincere quello che tutti vorrebbero vincere. Lui ha vinto anche uno scudetto, ma ha vinto in un’altra maniera, facendo reagire così, unendo una città che di solito si disunisce e si divide per tutto, lui li ha uniti. Non ce n’è uno che possa parlare in maniera diversa da come hanno fatto questi ragazzi qui”.
PEROTTI: CHIEDO SCUSA AI TIFOSI DEL GENOA – Diego Perotti, infine, chiede scusa ai suoi ex tifosi rossoblu per l’esultanza seguita al suo gol del 3-2 che è valso il secondo posto in classifica: “Chiedo scusa ai tifosi del Genoa – le parole dell’argentino a Roma Channel – non avrei mai esultato così se oggi non fosse stato troppo importante il mio gol. E poi Francesco (Totti, ndr) meritava di vincerla questa partita. Potrò raccontare a mio figlio che ho giocato al fianco di uno dei migliori giocatori al mondo, al calcio non posso chiedere di più”.
as roma
- Protagonisti:
- luciano spalletti
- james pallotta
- daniele de rossi
Fonte: Repubblica