Sono infatti già 45 i punti messi insieme dopo il giro di boa dal Napoli, che sbarca a Genova con un bilancio nella seconda metà del campionato di 14 vittorie, 3 pareggi e solamente una sconfitta: subita il 25 febbraio al San Paolo, contro l’Atalanta. Numeri (parziali) teoricamente da scudetto, per gli azzurri: che invece si dovranno rassegnare salvo sorprese al terzo posto e ad affrontare gli insidiosi spareggi per la Champions a metà agosto. Tutta colpa del black-out di inizio autunno, conseguenza dell’infortunio di Milik e della voragine che s’era aperta al centro dell’attacco: complici le difficoltà del suo sostituto naturale, Manolo Gabbiadini. Poi la scoperta di Mertens falso nueve ha risolto magicamente le difficoltà in zona gol e ha restituito equilibrio alla squadra di Sarri, che nella trasferta di Marassi cerca il lasciapassare per un finale in bellezza. Il Napoli ha bisogno di un passo falso della Roma, nella volata per il secondo posto. Ma chiudere il campionato con la quinta vittoria consecutiva, i record di punti (86), di successi in trasferta (già 12) e gol segnati (finora 111, coppe comprese) aumenterebbe lo stesso l’autostima degli azzurri: in vista dei preliminari di Champions e soprattutto della prossima stagione, in cui il gruppo di Sarri ripartirà con l’obiettivo dichiarato di lottare per il primato. La squadra gioca ormai a memoria, s’è convinta della sua forza e avrà bisogno in estate solo di qualche ritocco: sempre che De Laurentiis confermi in blocco l’organico attuale. Dopo i rinnovi già definiti di Insigne e Mertens, rimangono ancora in bilico le posizioni di Ghoulam, Koulibaly (che ha molti estimatori) e Reina. Il presidente vuole però blindare anche il futuro del suo allenatore: principale artefice di una stagione a cui è mancato poco per diventare trionfale. I due si incontreranno la prossima settimana, a Roma. Ora la priorità è la Sampdoria, per non avere rimpianti.
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Fonte: Repubblica