Kean: “E’ solo l’inizio, dedico il gol alla mamma”
Un’ultima giornata di campionato che Moise Kean non dimenticherà facilmente. L’attaccante classe 2000 ha segnato il suo primo gol in Serie A decidendo la gara tra la sua Juventus e il Bologna; se i bianconeri riescono a chiudere con una vittoria il campionato del sesto scudetto consecutivo grande merito è proprio dell’attaccante che Allegri ha scelto di mandare in campo nella ripresa. Dopo essere diventato il primo calciatore nato nel nuovo millennio ad esordire in Serie A prima e poi in Champions League, Kean diventa così anche il primo a segnare una rete nel campionato italiano e anche in tutti e cinque i maggiori campionati europei. Intervenuto ai microfoni di Jtv, l’attaccante di 17 anni ha parlato così delle sue emozioni e della gioia provata dopo aver segnato la rete e che ha dato un’altra vittoria alla squadra di Allegri.
La dedica alla mamma
“Sono molto contento per questa rete, c’è ancora da lavorare molto e ne sono consapevole, questo è soltanto l’inizio ma sono davvero felice ed emozionato per aver centrato un altro traguardo. A chi dedico il gol? A mia mamma Isabel, forse non crede nemmeno che io abbia segnato davvero. In ogni caso la mia dedica per lei”. Ora la Juventus si dovrà concentrare sulla finale di Champions League ma per Kean l’obiettivo a breve termine è un altro: “Ora tornerò a giocare con la Primavera bianconera perché voglio aiutare i miei compagni a conquistare lo scudetto – ha continuato dicendo – questo è solo l’inizio ma è veramente bello vivere queste sensazioni. Devo ringraziare i tanti campioni che mi hanno aiutato e che mi permettono di crescere osservandoli giorno dopo giorno; sono fortunato a poter stare vicino a calciatori così”.
L’emozione di Audero
Altra nota positiva di giornata in casa Juve è il debutto di Emil Audero, sceso in campo al posto di Gianluigi Buffon. Il portiere classe 1997 ha poi parlato così delle sue emozioni in questo giorno speciale per la sua carriera: “Tutti i compagni sono stati gentili con me. Mi hanno sostenuto in questa partita che per me era molto importante. E’ stato più complicato l’avvicinamento alla partita del match stesso. Buffon? Così come Filippi mi ha insegnato a restare sempre concentrato, soprattutto in partite dove per 70 minuti non succede nulla e li ringrazio. Questo è il mio terzo anno alla Juventus e posso dire di conoscere bene i valori di questo club. La stagione che sta per concludersi è stata naturalmente la più bella vissuta finora”, ha concluso.
Fonte: SkySport