Al ballo dei debuttanti si aggiunge il portiere croato, all’esordio contro l’Inter nella sconfitta per 3-1. L’idolo Pletikosa, il modello Buffon, il suo acquisto avvolto nel mistero e la compagna… architetto! “Ha lavorato con Zavanella, il progettista dello Juventus Stadium!”. Aneddoti e curiosità su Vargic
Se non avesse fatto il calciatore “sarebbe diventato un giocatore di basket”. Forse sì, chissà. “Magari dell’NBA”. Ambizioso, Ivan Vargic. “Chi?!”. E la domanda sorge spontanea per chi non frequenta Formello tutti i giorni. O non vive con quotidianità il mondo biancoceleste. La Lazio. Allora, parliamo… di? Ivan Vargic, appunto. Portiere classe ’87 che ha debuttato proprio ieri, nella sfida contro l’Inter persa per 3-1. Non un grande esordio, no? Anche se – va detto – le reti subite non sono da imputare a distrazioni sue. E la Lazio ha “battezzato” un altro debutto. Di domande, però, ce ne sono ancora varie: chi è Vargic? Come mai ha esordito solo adesso? Risposte semplici e dirette, vai con la prima. Preso a gennaio 2016, Vargic è arrivato dal Riejka l’estate scorsa dopo aver vinto Coppa e Supercoppa col suo club. Ah, è stato il terzo portiere della Croazia agli Europei di Francia. “E’ un giocatore esperto che ci può aiutare”. Cit. Tare.
Da seconda a terza scelta
Pronti, via e va subito ad Auronzo. Non prende neanche le vacanze, nemmeno si riposa. Stoico. Ma lo staff biancoceleste lo boccia perché troppo “acerbo”. E zitto zitto, dietro di lui, inizia a muoversi Thomas Strakosha. Quello che a Salerno venne fatto fuori per un paio di papere. Quello che si fece rubare il posto da Terracciano dopo un inizio da titolare. Strakosha, sì. Storia nella storia con Vargic scavalcato, relegato al ruolo di terzo portiere. Perché alla prima occasione buona, quando Marchetti dà forfait contro il Milan al San Siro, gioca proprio l’albanese. Una beffa per Ivan, preso per fare il secondo: “Lo indurrò a migliorare” diceva. L’occasione, però, non arriva. E Vargic resta in panchina per tutto il campionato, retrocesso da seconda a terza scelta. Un mistero. Eppure si allena, si impegna, suda, lotta. Perfino Inzaghi se ne accorge… ma? Niente, mai schierato neanche in Coppa Italia. E pensare che a Rijeka erano sicuri: “La Lazio deve fidarsi di lui, per noi è una perdita importante. Ha un grande futuro”.
Finalmente l’occasione: “Aspettavo da un anno!”
Trattativa lampo tra Milano e Roma per portarlo in biancoceleste, in 24 ore Vargic sposa la Lazio e la Lazio sceglie lui: “Un anno e mezzo fa non avrei mai immaginato che nella mia vita ci sarebbe stato un tale cambiamento, naturalmente ci ho sempre sperato e ora questo sogno è diventato realtà”. Idoli? “Neuer, Buffon e Pletikosa, leggenda croata”. Piccola curiosità infine: la sua compagna lavora nello studio dell’architetto Zavanella, il progettista dello Juventus Stadium. Intanto, Vargic fa il suo esordio in Serie A dopo una stagione d’attesa: “Aspettavo da un anno questa occasione!”. Sacrificio, lavoro, impegno. E alla fine è arrivata, tant’è che potrebbe giocare anche la prossima contro il Crotone. Strakosha non è ancora al meglio, l’Europa è stata conquistata e Inzaghi pensa alla seconda chance. Discovery Vargic.
Fonte: SkySport