LA GARA D’ANDATA CI DIEDE SLANCIO E SERENITÀ – All’andata fu una gara rocambolesca, vinta 4-3 in rimonta dal Cagliari. Rastelli ricorda: “I ragazzi furono fantastici a rimontare, anche se facilitati dalla superiorità numerica, l’1-3 maturato sino a 20’ dalla fine. Quella vittoria diede serenità, stemperò le tensioni e fece fare delle riflessioni più obiettive durante la sosta natalizia – rivela -. Da lì siamo ripartiti, insieme alla società, al ds e allo staff tecnico, con uno spirito diverso cercando di migliorare quello che non aveva funzionato durante il girone d’andata. Unica eccezione la gara contro l’Inter, dove si sono rivisti i fantasmi del passato. Per il resto, abbiamo fatto una crescita importante, partita dopo partita”.
TEMO IL SASSUOLO, GIOCA A MEMORIA – Ripetersi al Mapei Stadium, pero, non sarà facile visto che di fronte il Cagliari troverà una squadra che nelle ultime giornate è tornata ai livelli dello scorso anno. “Troviamo un Sassuolo rigenerato, in forma, che ultimamente ha ottenuto risultati di prestigio contro squadre del calibro di Inter, Fiorentina e Napoli. Ha ritrovato giocatori importanti che erano fermi da tanto tempo, gioca da 5 anni allo stesso modo, si conoscono a memoria. È una squadra che esprime un ottimo calcio”.
A REGGIO EMILIA SENZA BARELLA – Difficile che il tecnico possa riconfermare il modulo super-offensivo visto domenica scorsa con l’Empoli (4-2-3-1 con Joao Pedro, Farias, Sau e Borriello insieme in campo). Più logico che uno dei quattro parta dalla panchina: l’indiziato numero uno è Joao Pedro, soprattutto perché un po’ acciaccato a inizio settimana. Ma non è esclusa nessuna mossa a sorpresa: Rastelli può permettersi di seguire l’istinto anche dell’ultim’ora lasciando da parte calcoli e prudenza. A centrocampo mancherà Barella, in Corea con la nazionale under 20. E serve un giocatore che possa garantire la sua freschezza atletica: il sostituto potrebbe essere uno tra Deiola e Faragò con il reparto completato da Tachtsidis e Ionita. Ancora out Gabriel.
serie A
- Protagonisti:
- massimo rastelli
Fonte: Repubblica