ROMA – La Juventus ha dovuto congelare i progetti di festa, perché l’inizio della stagione del raccolto doveva essere domenica e invece è stato posticipato di tre giorni almeno: annullate le manifestazioni di piazza (quelle organizzate, perlomeno: quelle spontanee saranno ammesse), i bianconeri stasera si mettono in cammino verso il Triplete. E come per l’Inter sette anni fa, il primo trofeo a tiro è la Coppa Italia. “Massimiliano Allegri, la sua squadra è pronta per il gran finale?
“Non abbiamo più tempo da perdere, adesso dobbiamo raccogliere”.
Ragionando a freddo, c’è qualcosa che cambierebbe nella preparazione della partita di domenica scorsa?
“Rifarei assolutamente tutto. Era giusto che facessi quelle scelte, anche perché fino a quel momento avevano sempre premiato. La differenza l’hanno fatta i dettagli nei gol che abbiamo preso: quando ci metti meno attenzione può succedere di tutto”.
Un giorno le piacerebbe allenare Milinkovic-Savic e Keita?
“Oggi sono della Lazio, che di giocatori bravi ne ha anche altri: ha un’ottima rosa, giovane e di qualità”.
Vede la mano dell’allenatore?
“A Inzaghi faccio i complimenti, perché è un ragazzo molto sveglio ed è stato sveglio a capire in fretta le cose da fare, senza perdersi in chiacchiere”.
Quindi con Simone non c’è lo stesso astio che ha segnato i rapporti tra lei e suo fratello Pippo?
“Faccio i complimenti anche a Filippo, lui quest’anno il Triplete l’ha già vinto”.
Mandzukic è in condizione di giocare?
“Devo valutare sia lui sia Dybala, che domenica ha fatto una buona mezzora ma che ha ancora fastidi ai flessori: lo sto risparmiando e devo essere sicuro che se gioca non gli succeda niente. Valuterò anche se schierare con la diesa a tre o a quattro, non ho ancora deciso. Però undici giocatori in grado di disputare una partita giusta ci saranno. E di sicuro faremo una prestazione molto attenta”.
Significa che domenica scorsa non l’avete fatta?
“Con la Roma abbiamo perso perché ci abbiamo messo un’attenzione diversa da quella che abbiamo sempre. Ci sono momenti in cui qualcosa lasci per strada, ma l’importante è essere sul punto di giocarsi tutto. Adesso abbiamo i venti giorni che valgono una stagione, a cominciare da questi primi quattro in cui non bisogna pensare, ma solamente fare. Da qui non si scappa”.
Milito battezzò il Triplete interista decidendo con i suoi gol prima la Coppa Italia e poi campionato e Champions. A Higuain chiede lo stesso?
“A Higuain chiedo di giocare come gioca di solito. Piuttosto chiedo alla squadra, ma i ragazzi sono molto responsabili e già lo sanno, di giocare una partita diversa da quella di domenica scorsa, che è stata troppo leggera”.
Teme ripercussioni per non avere ancora chiuso il discorso scudetto?
“Avrei messo al firma per arrivare a Roma con quattro punti di vantaggio. Siamo arrivati con sette, ben oltre le aspettative”.
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- Protagonisti:
- massimiliano allegri
Fonte: Repubblica