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La Figc celebra la festa della mamma con una maglia con il fascio littorio. Polemiche sui social

MILANO – Lo slogan, postato sul sito della Federazione italiana gioco calcio, recita così: “Una maglia azzurra per raccontare la festa della mamma”. È l’iniziativa pensata dai vertici del calcio italiano per la giornata del 14 maggio. Sotto la scritta c’è la fotografia della maglia della Nazionale. Azzurra, si. Con il fascio littorio sul petto (assieme al simbolo di casa Savoia). Non una maglia qualunque, ovviamente. L’ha cucita – ed è questo il nesso con la festa della mamma – la madre di Silvio Piola, uno dei più grandi centravanti della storia del calcio.
Il 24 marzo 1935 Piola esordisce con la Nazionale a Vienna: partita Austria-Italia. Segna i due gol che valgono la vittoria agli azzurri. Sua mamma, Emilia Cavanna – sorella del portiere della Pro Vercelli Giuseppe Cavanna, che ebbe un ruolo rilevante nella crescita agonistica del nipote – per celebrare il brillantissimo esordio, cuce a mano la maglia ufficiale del figlio. La scritta, in carattere corsivo, riassume la giornata di gloria (la prima di tante per Piola). “Vienna. 24 marzo 1935. Austria 0 Italia 2. Piola a segnato entrambi i goal. Prima partita di Piola in Nazionale”. A parte il refuso (manca la “h”), cuore di mamma fissa sul tessuto azzurro il debutto di Silvio.
Mai avrebbe immaginato, la signora Emilia, che 82 anni dopo la Figc avrebbe ripescato il suo lavoro di cucito per celebrare la festa della mamma. E mai avrebbe immaginato che, per il fascio littorio in bella vista sulla maglia, si sarebbero scatenate polemiche. È quello che sta accadendo in queste ore.
La scelta “estetica” degli uomini marketing della Federazione – con questa maglia postata sul sito ufficiale e il fascio littorio in bella vista  – sta provocando una mezza rivolta sui social. Tra Facebook e Twitter piovono post indignati e richieste di rimuovere l’immagine (anche dall’estero).
L’emblema dei Fasci italiani di combattimento di Benito Mussolini nel 1919 – e anche stemma del Partito nazionale fascista – è per molti utenti una scelta “inopportuna” e “inaccettabile” da parte di una Federazione. “Il fascismo è reato. Ce ne fottiamo del perché l’hanno pubblicata”, twitta MalVagia. “Il fascismo non è un ideale è un reato. Va punito”, scrive Silvestro Melluso. “Ma come, dopo 5 ore non hanno ancora tolto questa schifezza? – commenta Lev Petrovitch – quindi mi confermate che la FIGC è un’organizzazione fascista?”.
Le polemiche, è prevedibile, sono destinate a aumentare. Anche se la Figc nelle prossime ore dovesse rimuovere la fotografia.  “È una scelta a dir poco infelice – dicono dall’Osservatorio sulle nuove destre – delle due l’una: o è un infortunio, ed è comunque grave. O è una scelta voluta, il che sarebbe ancora peggio”.

Fonte: Repubblica

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