Roma, Spalletti: “All’Inter con Sabatini? Perchè no…””
ROMA – Le aspettative per questo Roma-Juventus, ad inizio campionato, portavano Luciano Spalletti ad auspicarsi ben altri significati in termini di possibilità. Dalla sfida di domenica sera passa la voglia di impedire ai primi della classe di festeggiare la conquista del titolo davanti ai propri tifosi. Oltre alle chance di mantenere le distanze per l’obiettivo secondo posto. Le parole dell’allenatore toscano in conferenza stampa, racchiudono però considerazioni tanto determinate quanto ridimensionanti: “Loro sono avanti, hanno disinnescato qualsiasi tentativo di avvicinamento. Hanno fatto vedere che non c’era margine di poterci mettere mano: così è stato”.
“ROMA, TANTI PUNTI. MA LA JUVE E’ AVANTI” – Molti i rimpianti per la stagione, nonostante – dal confronto nel girone di andata – Roma e Juventus abbiano entrambe collezionato lo stesso numero di punti (43). Dalla sala stampa di Trigoria il tecnico giallorosso analizza, in parte, le responsabilità di tale impedimento: “Se avessero avuto una squadra che avesse davvero insidiato la loro posizione, ho la sensazione che sarebbero andati ancor più forte: ci sono stati momenti – dice Spalletti – in cui hanno potuto gestire alcune scelte, proprio in funzione della differenza di punti sviluppata. Sono bravissimi a creare sempre il clima giusto per la partita che li aspetta, che si adatti il più possibile alla somma del carattere individuale di cui dispongono. Noi siamo partiti dietro, qualsiasi tentativo di avvicinamento è stato disinnescato facendo capire come non ci fosse margine di poterci mettere mano. I punti restano tanti però e, per questo, abbiamo fatto un buon lavoro”. Difficile, secondo il suo avviso, pensare a soluzioni in grado di ridurre l’effettivo gap che separa i due club: “Hanno mostrato, più di ogni altra annata da quando hanno iniziato il loro ciclo vincente, di trovarsi sempre nella situazione in cui avevano programmato di essere. Senza mai intoppi o ritardi, in un progetto a stati di avanzamento netti e costanti. Mi risulta difficile – l’amara confessione dell’allenatore – identificare qualcosa che possa permetterti di stare al loro passo. La differenza esiste, nonostante la Roma abbia lavorato nella maniera giusta, con il lavoro di squadra e tentando di andare a vedere più da vicino le loro forze. Non ci siamo riusciti per via della loro abilità ad impedirlo e per colpa dell’allenatore che ha fatto perdere alla Roma qualche partita di troppo. C’è da dare seguito ad un modo serio di lavorare – aggiunge Spalletti dalla sala stampa di Trigoria – e anche ad alcune scelte, a volte dolorose, per avere la possibilità di procedere, tentando di migliorarsi. Questo, però, non vuol dire che ti permetterà ad arrivare al livello: la Juventus per ora fa vedere di essere avanti e bisogna che gli altri siano bravissimi per provare a crear loro problemi”.
“A TOTTI NON TOLGO NULLA. PER PRIMA COSA PENSO ALLA ROMA” – Replicando alla lamentela di Sarri – circa il fatto che sarebbe stato più corretto far disputare le gare in contemporanea (“D’accordo, ma doveva essere così anche nella scorsa giornata”) – Spalletti prepara il match di domenica con la certezza di non poter schierare Kevin Strootman e l’elemento chiave del reparto d’attacco: “L’assenza di Dzeko ci toglie qualcosa, ma questa squadra ha fatto vedere di poter contare su altre possibilità: si va dritti verso una gara che ci deve trovare lucidi, con la visuale sull’obiettivo secondo posto non contaminata da scusanti o piagnistei”. Anche in funzione di ciò la sua intenzione è quella di fare il possibile per poter schierare titolari Perotti e Nainggolan (ancora sotto monitoraggio per i disturbi fisici): “Sono giocatori forti e vista la mancanza di altrettanti giocatori importanti se ne fa mal volentieri a meno”. Arduo, dunque, il compito di elaborare una strategia tattica alternativa alla presenza di un terminale di finalizzazione al centro della linea offensiva. Possibile, dunque, l’utilizzo di Francesco Totti:” Considerato il tipo di partita e di avversario esiste la possibilità che possa dare un contributo alla Roma”. Nessuna intenzione di aprire alle polemiche, invece, nell’analisi sul diverso afflusso di spettatori atteso per domenica, e per l’ultima del capitano all’Olimpico (il 28 maggio): “Salvini mi ha criticato per non averlo inserito a Milano? Meno male, sarebbe stato un problema averlo avuto a favore. Mi toglie qualsiasi tipo di imbarazzo, per cui lo ringrazio – dice con sarcasmo – Mi fa piacere avere lo stadio pieno, come non è stato mai negli ultimi periodi. Ai giocatori è sempre stato illustrato il calore, la passione e la partecipazione emotiva del tifo giallorosso. Ma l’hanno vista poche volte. Quando c’è stato non siamo stati bravi noi a funzionare nella nostra totalità, ma non può che essere un piacere. Ritrovare la squadra – spiega Spalletti – è stata la priorità che mi è stata richiesta quando sono arrivato, ricostruire una Roma forte e di livello al di là della posizione di fine stagione. Cerco di fare il meglio per la Roma con serenità, cerando di non togliere nulla a Francesco. Cerco di tenere conto di tutto, per prima cosa la Roma”.
“RITROVARE SABATINI ALL’INTER? PERCHE’ NO?!” – Nella parte conclusiva, i dovuti complimenti ad Antonio Conte, fresco di conquista della Premier: “Merito alla categoria nostrana? No, l’ha vinta lui. E’ stato forte lui nel ribaltare da subito la situazione, facendo funzionare la squadra, i calciatori, cambiando modulo e dettando sempre il suo calcio. E’ uno che nello spogliatoio parla di calcio e gli vanno dati i meriti di aver vinto in un campionato che incorona la carriera di un allenatore”. Chiusura, invece, sulla possibilità di ritrovare al proprio fianco Walter Sabatini. C’è chi, addirittura, assicura che tra le parti siano stati non pochi i confronti su tale opportunità futura: “E’ un direttore sportivo forte, un personaggio con esperienze da club importanti che vogliano tentare di riproporsi alla vittoria. Non mi sorprende che lo abbiano chiamato, con lui ho avuto punti di vista contrari ma sono stato anche d’accordo su molto altro: se avvenisse la possibilità, perché no?!”. Una prima risposta potrà maturarla già nella tarda serata di domenica.
Fonte: Repubblica