Inizia la seconda parte del campionato del Catania, la prima gara dei playoff contro la Juve Stabia in programma domenica alle ore 15 darà risposte importanti e chiarirà se la squadra di Giovanni Pulvirenti potrà puntare alla promozione in Serie B. Un appuntamento da non fallire, l’allenatore conosce le insidie che il momento può nascondere. Così, a due giorni dalla sfida, l’allenatore della squadra rossazzurra ha presentato la partita contro la formazione campana.
“Abbiamo studiato l’avversario”
“Penso che tutti ci aspettiamo determinate risposte – ha detto – le partite durano novanta minuti e dobbiamo far prevalere la razionalità contro un avversario che a gennaio ha fatto degli investimenti importanti per tentare il salto diretto, anche se non ci è riuscito. Dobbiamo studiare gli avversari e poi cercare di giocare di conseguenza. Si fanno delle scelte e poi il risultato finale dipenderà da queste, credo che la Juve Stabia farà una partita come le ultime giocate: hanno valori tecnici molto elevati, giocano in una determinata maniera e noi li abbiamo studiati; cercheremo di devitalizzare le fonti di questa squadra. Queste sono gare particolari in cui possono subentrare fattori emotivi: anche in questo caso bisogna essere perspicaci”.
Sulle aspettative
“In campionato non ci siamo mai fermati, abbiamo sempre provato a mettere delle pezze alle defezioni e alle problematiche. Fino a qualche settimana fa eravamo in una condizione mentale difficile, poi abbiamo fatto prestazioni che hanno aumentato la nostra autostima, ma quella di domenica è pur sempre una gara secca. Il calcio è uno sport situazionale dove vince la squadra che ha la meglio sulle situazioni di uno contro uno, per questo sarà importante l’interpretazione dei duelli. In settimana si cerca sempre di lavorare su diversi aspetti, da quelli tattici a quelli psicologici, a volte però bisogna affidarsi alle individualità. Il campo sintetico? E’ un terreno particolare, abbiamo lavorato in tal senso, ma è chiaro che è un vantaggio per l’avversario. Non dobbiamo pensarci e non deve assolutamente essere un alibi”.
Sulla condizione mentale e sulle possibili scelte
Il Catania crede di potercela fare? “Certo, altrimenti non si sosterrebbero gli allenamenti – risponde Pulvirenti – fa parte del lavoro del professionista. Per fare un lavoro devi crederci. Io sono sereno e ho la coscienza a posto, ho cercato di dare una mano a questa società, mi sono messo a disposizione di questo club e ho cercato di trovare sempre la strada e mai la scusa. Andiamo giocarci una gara con tante sfaccettature”. Infine, sulle condizioni della squadra: “Gil ha fatto la rifinitura quindi può giocare la partita. Manneh ha fatto bene, quest’anno il Catania ha messo in campo tante forze provenienti dal settore giovanile ed è un merito che va alla società. Baldanzeddu? Non gioca da tanto ma è in ripresa. Tavares è un ragazzo straordinario, un professionista serio, sempre pronto”.
Fonte: SkySport