Chelsea, Conte: “Dedico tutto alla mia famiglia”
Il made in Italy funziona e Conte lo dimostra. Campione d’Inghilterra coi suoi Bleus, le parole su Sky Sport: “Traguardo importante, non potete capire cosa significa”. La svolta dopo la sconfitta con l’Arsenal: “Bisognava cambiare e ho preso un rischio, non riuscivo a far vedere la mia idea di calcio”
E’ il Conte-day, trionfo storico. Chelsea campione d’Inghilterra con 2 giornate d’anticipo: “Non potete capire cosa significa vincere la Premier!”. Contro il West Bromwich basta un gol di Batshuayi a 10′ dalla fine. Game, set, match. E un titolo inglese in bacheca: “Voglio ringraziare i tifosi uno ad uno – ha detto Conte su Sky Sport – anche il mio staff e i giocatori, grazie!”.
“Abbiamo fatto qualcosa di incredibile!”
Continua Conte, che dribbla anche una domanda sul futuro. Gli chiedono dell’Inter, lui risponde così: “Non potete capire cosa significa vincere la Premier, ora pensiamo già al prossimo obiettivo, la FA Cup”. E ancora: “Sono contento e spero di avere tante altre situazioni come questa, sono felice perché hanno meritato tutto questo, non è stata un’annata semplice, il ricompattarsi è stata la sfida più importante per noi”. Tempo di ringraziamenti: “I giocatori, il mio staff, i tifosi e anche il club che mi ha sostenuto”.
“Dedico tutto alla mia famiglia”
Una dedica speciale: “La dedica è per la mia famiglia, non è stata un’annata semplice per me, loro erano in Italia, ma i miei fratelli e i miei genitori mi sono sempre stati vicini. Su Batshuayi, decisivo con un gol quasi allo scadere: “Aveva già segnato al Watford. A furia di imparare inglese sto perdendo italiano. E’ stata una scelta, credevo nelle qualità del ragazzo, è stato giusto dargli l’occasione, l’ha sfruttata alla grande e io contento di non aver sbagliato”. Sulla Premier: “E’ stata un’annata dura sotto tutti i punti di vista, è il campionato più difficile al mondo”. Infine sulla sconfitta con l’Arsenal: “In quel momento pensavo a cercare di trovare la giusta soluzione, quel giusto equilibrio che non avevamo ancora. Lì abbiamo toccato il fondo ed è stato frustrante, non riuscivo a vedere niente della mia idea di calcio”. Poi la svolta: “Sono stato bravo e fortunato a capire il momento, ca ambiare senza pensare. Ho preso il rischio”.
Fonte: Sky