“Ho sbagliato qualcosa in settimana ma la mia squadra ha sempre profuso tanto impegno in questa annata e alla fine può succedere di non aver forze o risorse dal punto di vista mentale e anche fisico; abbiamo comunque affrontato un grandissimo avversario”, ha detto l’allenatore
Giornata da dimenticare per la Sampdoria di Marco Giampaolo, sconfitta all’Olimpico di Roma dalla Lazio. Finisce 7-3 per i ragazzi di Simone Inzaghi, per la formazione blucerchiata a segno Linetty e Quagliarella (doppietta con una rete su rigore nel finale). Rimane così ferma a 46 punti la squadra genovese, che si ferma dopo il pareggio ottenuto contro il Torino nel turno scorso e in attesa di affrontare il Chievo domenica prossima a Marassi. L’allenatore della Samp ha poi espresso così tutta la sua delusione per la giornata storta dopo il novantesimo, ai microfoni di Sky Sport.
“Colpa mia, nessun alibi”
“È stata una partita non-partita, ci siamo arrivati male per risorse fisiche e mentali. Gli episodi sono stati tanti, ma non voglio trovare scuse: mi assumo io la responsabilità di questa brutta gara, da qui alla fine abbiamo ancora tre partite e dobbiamo chiudere bene questo nostro campionato. Probabilmente ho sbagliato io qualcosa in settimana ma la mia squadra ha sempre profuso tanto impegno in questa annata e alla fine può succedere di non aver forze o risorse dal punto di vista mentale e anche fisico; quindi faccio io una riflessione. E’ un mea culpa perché non ho fatto arrivare la squadra nelle migliori condizioni in questo finale di campionato. Abbiamo affrontato un avversario di altissima qualità, sia a livello fisico che mentale”.
“Schick sostituito? Dovevo gestire il suo problema alla spalla”
Poi, sull’avversario di giornata: “La Lazio hanno messo in evidenza la nostra non-prestazione. E’ un risultato anomalo, succede una o due volte in campionato. Anche all’andata, contro la Lazio, era stata la partita con il maggior dispendio di energie, oggi avremmo dovuto giocare in quattordici. Cosa è successo al momento del richiamo in panchina di Schick? Quando ho fatto il cambio gli ho spiegato che dovevo farlo per l’espulsione di Skriniar, dato che dovevamo anche gestire il suo problema alla spalla ed eravamo con un difensore in meno. Dodo ha cercato di fare la sua partita, i giocatori li assolvo perché è sbagliato dare giudizi affrettati. Ripeto, è colpa mia. Le voci su di me per la panchina della Roma? Solo chiacchiere, la società giallorossa mi aveva chiamato ma cinque-sei anni fa”.
Fonte: SkySport