IMMOBILE A CACCIA DEL RECORD PER L’EUROPA MATEMATICA – L’euforia per la vittoria contro la Roma è ancora intensa, ma il tecnico biancoceleste proietta già la squadra verso il prossimo impegno di campionato. Domenica all’Olimpico (ore 15) arriva la Sampdoria, per una sfida che potrebbe emettere i primi, rosei verdetti per la formazione laziale: con una vittoria sarebbe matematico almeno il sesto posto e quindi l’accesso alla prossima in Europa League (a prescindere dall’esito della finale di Coppa Italia contro la Juventus). In caso di mancato successo del Milan contro la Roma, poi, la quinta posizione diverrebbe in automatico il minimo sindacale: centrare i tre punti contro i blucerchiati assume quindi un valore doppio. Inzaghi potrà contare, come anticipato, su Immobile: con una doppietta il nazionale azzurro eguaglierebbe il suo bottino massimo in Serie A, le 22 reti cioè messe a segno con il Torino nel 2013/14 (e che gli fecero vincere il titolo di capocannoniere). Anche per lui, insomma, le motivazioni non mancano.
DE VRIJ E LUKAKU A RIPOSO, IL 4-3-3 BUSSA ALLA PORTA – Il numero 17 riprenderà il proprio posto in quello che, con tutta probabilità, si preannuncia come un tridente: Inzaghi ragiona sul ritorno al 4-3-3, con Felipe Anderson di nuovo titolare e Keita esterno. Non ci sarà Parolo, squalificato, mentre rimangono da valutare le condizioni di de Vrij e Lukaku: il centrale olandese e il terzino belga, sostituiti nel derby per “qualche dolore muscolare in relazione al caldo e all’intenso stress fisico” (come spiegato lo staff medico), sono rimasti a riposo nel primo giorno settimanale di lavoro.
QUANTI GOL (E PUNTI) NELL’ULTIMO QUARTO D’ORA – Oltre alla gioia per la vittoria nella stracittadina e agli acciacchi di alcuni giocatori, il derby lascia in dote alla Lazio anche un dato molto significativo: con la rete siglata all’85’ da Keita, salgono a 16 i gol segnati dai biancocelesti negli ultimi 15 minuti degli incontri disputati in campionato. Un’area calda che non ha paragoni con nessun altro frangente: tra il 45′ e il 60′, ma anche tra il 60′ e il 75′ sono 10 i centri realizzati, quota che scende a 9 per i rispettivi tre spicchi di tempo della prima frazione. Una Lazio col veleno nella coda, capace di tramutare quei 16 gol nel finale in ben 13 punti in più in classifica. Per centrare l’approdo matematico in Europa però, Inzaghi non ha alcuna intenzione di attendere l’ultima curva: l’obiettivo è tagliare il traguardo già con la Sampdoria. ss lazio
- Protagonisti:
- ciro immobile
- Simone Inzaghi
Fonte: Repubblica