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Penalizzazione da record, 118 punti all’Antignano

Succede tutto nel girone di consolazione del campionato Esordienti, e questo alimenta la dose di scalpore. Protagonisti della vicenda però non sono i ragazzi classe 2004, ma l’allenatore e i dirigenti dell’Antignano, società di un quartiere di Livorno.

Penalizzazione record

Il club ha ricevuto una penalizzazione record da 118 punti. La penalità è stata inflitta nei giorni scorsi dal giudice sportivo in riferimento a una partita dell’8 aprile scorso dove, a seguito del referto arbitrale, erano stati sanzionati due dirigenti e l’allenatore. In base ai regolamenti, il cumulo delle squalifiche personali di tesserati fa scattare punti di penalizzazione in classifica a danno della squadra a prescindere dalla gravità dei singoli fatti.

L’accaduto

Nella vicenda, di cui ne ha parlato Il Tirreno, l’allenatore, espulso ha subito una squalifica fino all’8 maggio, mentre due dirigenti hanno cumulato 13 mesi di squalifica. Uno di questi (squalificato fino a dicembre), secondo quanto riportato dal comunicato numero 62 della Figc provinciale, “a fine gara scagliava il pallone verso il direttore di gara non colpendolo per la pronta reazione dello stesso che si abbassava evitandolo”. L’altro dirigente – squalificato fino a settembre – è stato “riconosciuto personalmente dal direttore di gara mentre dalla tribuna lanciava una bottiglietta piena d’acqua verso lo stesso senza colpirlo e contemporaneamente gli rivolgeva frasi offensive”.

Il regolamento

Proprio per effetto del cumulo delle squalifiche, secondo il regolamento di questo campionato, ogni giornata di squalifica si sconta con -2 in classifica, e così è arrivata la sanzione record per l’Antignano. “In campo non era successo niente – spiega il responsabile della piccola società livornese Stefano Sitri – tutto è degenerato dall’espulsione del nostro allenatore che aveva detto all’arbitro ‘No così no’ contestandone una decisione. Si è creata una situazione di tensione che poi ha portato ad alcuni gesti condannabili da parte di due nostri tesserati. Tuttavia uno di questi non lo è più da mesi. La penalizzazione è spropositata rispetto ai fatti accaduti: non abbiamo potuto fare ricorso perché è arrivata oltre un mese dopo dal referto e quindi per noi erano scaduti i termini”.

Fonte: SkySport

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