Juventus, Chiellini: “Il Monaco merita rispetto”
Domani Monaco-Juventus, parla Chiellini: “Stanno facendo una stagione straordinaria, meritano rispetto. Noi giochiamo in simbiosi, il nostro è un successo collettivo. Futuro? Non ho una data per ritirarmi, ora mi sento meglio rispetto a qualche anno fa”
Scudetto ormai ad un passo, ora testa alla Champions League. Juventus attesa dal confronto con il Monaco, domani il primo atto della semifinale a Monte Carlo. Per i bianconeri la grandissima occasione per conquistare, in questi 180 minuti, la seconda finale di Champions League nel giro di tre anni.
Della partita di domani e del cammino in Europa ne ha parlato anche Giorgio Chiellini. “Saranno due partite difficili – ha dichiarato il centrale bianconero a France Football – Il Monaco sta facendo una stagione straordinaria. Al sorteggio c’è chi diceva che sarebbe stato semplice, sostenere ciò significa conoscere male le cose di calcio. Il Monaco lo seguo da qualche mese, ho constatato che è una squadra che non ha mai mollato. Stanno facendo una stagione straordinaria, con statistiche da pazzi in Ligue 1 ed un percorso fantastico in Champions League. Sono arrivati primi nel girone, hanno battuto squadre importanti come Manchester City e Borussia Dortmud. E meritano rispetto”.
Sarà un confronto tra uno straordinario attacco ed una difesa, come quella bianconera, che ha numeri fantastici. “Ma è relativo, siamo anche stati fortunati, come contro il Lione. A volte è questione di centimetri. Ma la Juve gioca in simbiosi, il successo è collettivo”. Ci sono il baby fenomeno Mbappé ed il ritrovato Falcao, ma non solo. Tanti i calciatori importanti in questo Monaco. “Occhio a Silva e Fabinho, c’erano già ai quarti di due anni fa ed ormai da tempo giocano ad alti livelli – prosegue Chiellini – Ma ci sono anche i vari Lemar, Mendy, Mbappé e Bakayoko, li ho scoperti quest’anno e sono eccellenti. Poi Falcao sta tornato quello che tutti ammiravamo tempo fa”.
“Futuro? Non ho una data per il ritiro”
Poi, Giorgio Chiellini, parla anche della sua carriera e del futuro: “E’ la passione che mi motiva. Quando cambiai ruolo vidi davanti a me una luce incredibile. Quando smetterò? Non ho ancora fissato una data per ritirarmi, mi sento meglio di un paio di anni fa. Deciderò volta per volta, con l’idea di continuare se mi sento al top. Poi mi piacerebbe rimanere nel calcio ma non da allenatore: troppo stress e troppe cose da gestire fuori dal campo. La laurea? Non è vero che ai giocatori manca tempo. Studiare è una questione di volontà, per me è una passione che mi ha permesso di non pensare solo al calcio e di pormi delle sfide”.
Fonte: SkySport