Latina, Vivarini: “Salvezza? Certo che ci credo!”
“Restiamo col lumicino acceso”. Vivarini ci crede, crede in una salvezza che sembra un’impresa. 34 punti, zona retrocessione e una gara con l’Ascoli tutta da vivere: “Giocheremo alla morte!”. Intervenuto in conferenza stampa, Vivarini ha parlato così della prossima partita.
“Salvezza? Certo che ci credo!”
“Sarà una partita difficile come tutte le altre. Loro vivono di grandi individualità, hanno quattro attaccanti che stanno facendo la differenza: Orsolini, Cacia, Favilli e Cassata creano grandi problemi. Vanno molto sulla ricerca di questi giocatori, ho chiesto al reparto difensivo gli straordinari. Devono essere bravi a lavorare sulle palle lunghe, a non dare rifornimenti. C’è da lavorare sulla palla e come squadra, per chiudergli gli spazi. Se ci riusciamo, sono sicuro che potremo creare difficoltà alla loro fase difensiva”. E ancora: “Ho sempre lottato per cercare di raggiungere quello che in questo momento è un sogno. Molto passa per la partita di domani, se riuscissimo a fare risultato pieno si aprirebbero prospettive diverse. Si andrebbe a Brescia con la prospettiva di due partite vinte e per giocarci tutto. Tutto dipende da questa partita, dobbiamo assolutamente cercare di vincerla”. Sull’Ascoli: “E’ una partita difficile, la dobbiamo fare anche prestando il fianco alle loro qualità. In questo momento bisogna rischiare il tutto per tutto, vedremo se riusciamo a farcela. Speriamo di prendere adesso tutta la fortuna che ci è mancata nel resto del campionato. Abbiamo molto da rimpiangere”.
Formazione e aspettative
“Sono ragazzi che hanno qualità. Maciucca l’ho stimolato sempre, l’ho cercato sempre e in allenamento è sempre stato molto positivo. Ha potenzialità e qualità, lui e Di Nardo devono ancora diventare solidi e affidabili. Maciucca a Chiavari è stato un po’ timido, ha sbagliato troppi palloni. Il ragazzo è molto più bravo di quello che ha fatto vedere, ci vuole il tempo della crescita e della maturazione. Era giusto farlo giocare, avevamo delle esigenze particolari e ha risposto molto bene. Lo stesso vale per Di Nardo, hanno portato freschezza e voglia di fare”. Conclude Vivarini: “Ho sempre detto che in una squadra di calcio l’allenatore è importante, mentre invece è fatta di tanti fattori. La cosa più importante in assoluto è la società, perché dà forza, assistenza e tutto ciò che serve per poter dare il massimo: all’allenatore, ai giocatori, ai collaboratori, perché si sentono protetti e responsabilizzati. Nel momento in cui viene a mancare la società, mancano anche questi requisiti. Ora c’è giovamento da parte di tutti”.
Fonte: SkySport