Sabato 22 aprile, ore 11:30, va in scena, sotto forma di conferenza stampa per l’annuncio del rinnovo di Insigne, l’ultimo capolavoro cinematografico del presidente De Laurentiis, una conferenza-film che a noi ha ricordato un pochino un famoso capolavoro di Sergio Leone “Il buono, Il brutto e il cattivo”, dove il termine “brutto” è staso doverosamente sostituito dal termine “furbo” , in onore all’astuzia comunicativa dell’ingegnoso Presidente De Laurentiis. Ecco la trama:
“Il Buono” (INSIGNE) :«Sono felice di aver rinnovato perché sono napoletano e tifoso del Napoli da sempre. Il mio sogno di bambino si è avverato. So di avere delle responsabilità ma le ho sempre avute. Speriamo di poter vincere qualcosa di importante».
Sono queste le dichiarazioni che il giocatore, raggiante per la firma del rinnovo contrattuale fino al 2022, il quale viene indicato dal presidente De Laurentiis come “il buono” della situazione, colui che non necessita di clausola rescissoria nel contratto, perché è “una bandiera azzurra costruita nel tempo”. Belle parole, soprattutto dopo che in estate la risposta alle richieste di rinnovo ed adeguamento contrattuale per Lorenzo furono ben altre;
“Il Furbo” (AURELIO DE LAURENTIIS) :«Se Insigne è merito mio? Lorenzo è stato protagonista anche nelle giovanili. Dopo la sua esperienza a Pescara volevo mettergli al fianco anche Verratti ma Mazzarri disse che non gli serviva e mi pregò di non prenderlo (chissà perché con Vargas non funzionò allo stesso modo). Per lui ho sempre avuto un occhio di riguardo».
E poi ancora : « Il sentimento di restare di Insigne l’abbiamo riscontrato in Hamsik, ma non in tutti. Noi non abbiamo paura di perdere anche pezzi importanti. Chi non vuole restare a Napoli può andare, nessuno lo trattiene. Far rimanere le persone non volentieri non conviene a nessuno. Se non ami questa città non puoi restare. Napoli è particolare, stare qui non è come stare a Torino o Manchester. Napoli ha una storia che ti coinvolge e non finisce mai, Se perdiamo qualche pezzo importante ce ne faremo una ragione, poi è anche noioso allenare sempre gli stessi, no? ».
“Furbo” come una volpe il Presidentissimo azzurro, infatti, conoscendo il suo modo di agire, queste parole pesano come macigni in ottica riconferma dei migliori elementi. In pratica sembra proprio che lui abbia pronunciato una di quelle frasi ad effetto che, con l’avvicinarsi del mercato, riecheggia sovente in quel di Castel Volturno e dintorni, pronta a regalare alla folla il novello “Cattivo” di turno.
“Il Cattivo” ( MERTENS ?) Ecco le parole di De Laurentiis sul bomber : «Dries ha una situazione familiare che tutti conoscete e che ancora non ha chiarito al 100 per cento. E’ vero però che parliamo di un giocatore che sta segnando tanto per merito di Sarri, magari altrove farebbe 10 gol a stagione. Nel calcio serve umiltà, non c’è nulla di scritto».
Eccolo, sembrerebbe essere lui il “cattivo” di turno, anche se buone possibilità, secondo noi, le ha anche Koulibaly, in quanto i soldi inglesi, in entrambi i casi, sembrerebbero irrinunciabili, e poi c’è quella questione familiare a complicare la situazione di Mertens. Già, la famiglia, quante “noie” hanno dato al Napoli, nel corso degli anni, le varie situazioni familiari dei tesserati che poi hanno abbandonato, loro malgrado, l’azzurro. Basti pensare quanto hanno pesato le varie situazioni familiari su gente come Lavezzi (la fidanzata Yanina non gradiva più Napoli), Cavani (Separato dalla moglie Soledad), Benitez (a Madrid per star vicino alla famiglia), Reina ( con il presidente che accusò la moglie di Pepe di non gradire Napoli, cosa prontamente smentita dal giocatore, poi ritornato in azzurro) ed ora Mertens. Speriamo che alla fine questi campioni rimangano in azzurro, perché sarebbe davvero triste vedere un altro giocatore venire al San Paolo, segnarci contro, ed indicare la tribuna urlando “Es tu colpa” nella propria lingua madre.