#AskInsigne: “Lavoravo e mi allenavo, ora i miei sacrifici sono stati ripagati. Porto la mia Napoli in giro per il mondo”
Napoletano nel Napoli, ormai leader in campo e idolo del San Paolo. Lorenzo Insigne è un uomo fondamentale nella squadra di Sarri, per gol, assist e carattere. E, dopo la conferenza stampa per l’annuncio del rinnovo di qualche giorno fa, il numero 24 azzurro è tornato a parlare rispondendo alle domande dei tifosi nell’AskInsigne organizzato dal Napoli: “Da bambini tutti abbiamo un sogno, il mio è sempre stato quello di giocare a calcio – ha dichiarato Insigne in diretta Facebook – Si è realizzato e sono molto contento. Già da bambino facevo le palle di carta per giocare a pallone, per tanti anni non sono uscito il sabato sera e non sono andato in un locale. Ora sono contente di aver fatto questi sacrifici per arrivare dove sono. L’esordio in Serie A è stata un’emozione bellissima, ho sempre sognato di giocare nel Napoli al San Paolo. In Serie B e in Serie C facevo il raccattapalle essendo nella Primavera, per me esordire è stato bellissimo. Giocare al San Paolo con questa maglia è sempre un’emozione unica. Un messaggio a tutti i ragazzi napoletani: fate sacrifici perché i sogni si possono realizzare. Io ne ho fatti tanti, perché la mattina mi svegliavo presto per andare a lavorare in modo da dare una mano alla mia famiglia, poi il pomeriggio facevo allenamento. Ma quando fai queste cose per amore e per passione ci riesci, così ho realizzato il mio sogno”. Da pochi giorni è arrivato il rinnovo, un contratto che lega Insigne alla sua Napoli fino al 2022: “Per me giocare nel Napoli e nella mia città è una gioia immensa, emozioni indescrivibili. Con tanti napoletani che ci sono proprio io ho la fortuna di portare in alto il nome della nostra città. Spero di farlo sempre alla grande, perché Napoli è la città più bella del mondo. I napoletani poi sono affettuosi, solo noi sappiamo cosa significa esserlo. Sto cercando di portare Napoli in Nazionale perché questa città se lo merita. Si parla sempre del male di Napoli, invece abbiamo tante altre cose belle come il Vesuvio, il sole, il mare, la pizza e altro. Spero di portarvi in capo al mondo”. Il Napoli gli regala tante emozioni, una in particolare in questa stagione: “Segnare al Bernabeu non capita tutti i giorni, è un’emozione che si deve provare per capirla e non si può descrivere. Le partite più importanti della mia carriera? La finale contro la Fiorentina in Coppa Italia, che abbiamo vinto con una mia doppietta. La seconda è stata quella d’esordio in Serie A contro il Parma al San Paolo. Poi quella contro il Real Madrid, giocare al Bernabeu non è cosa di tutti i giorni”. E poi due curiosità, riguardanti il numero di maglia e il cibo: “Il 24 settembre è nata mia moglie, ho voluto mettere il suo amore sulle mie spalle. Questo numero mi sta portando fortuna, spero continui a farlo perché voglio regalare tante soddisfazioni ai nostri tifosi. Cosa mi piace mangiare? Pizza, mozzarella, qui abbiamo tutto. A Napoli si mangia benissimo. La mia pizza preferita è margherita con provola e pepe. Lorenzo Insigne ha parlato anche del suo rapporto con i compagni di squadra: “Ho un carattere scherzoso e gioioso, mi trovo bene con tutti. E spero anche che loro si trovino bene con me, per cui non ho un amico in particolare”. A testimoniare l’armonia che c’è nello spogliatoio azzurro, anche un simpatico siparietto. Mentre Insigne rispondeva alle domande dei tifosi, la sala stampa di Castel Volturno è stata invasa da Milik, Jorginho e, soprattutto, Dries Mertens. Quest’ultimo si è avvicinato ad Insigne abbracciandolo e l’attaccante lo ha allontanato dicendo: “Come in campo quando ci sono le punizioni, dai sempre fastidio. Avete visto cosa capita nello spogliatoio del Napoli? E’ sempre così, tutti i giorni”. /it/askinsigne-lavoravo-e-mi-allenavo-ora-i-miei-sacrifici-sono-stati-ripagati-porto-la-mia-napoli-in-giro-per-il-mondo