Inter, clima teso e maxi ritiro: e la società pensa già al futuro

Samir Handanovic (agf) MILANO – Il maxi ritiro dell’Inter è iniziato. Contenti o meno i giocatori si sono presentati al centro Suning per l’ora di pranzo. Un pasto ‘veloce’ e subito in campo. Ad attendere il gruppo c’erano il vice presidente Javier Zanetti, il cfa Giovanni Gardini e il direttore sportivo Piero Ausilio. Tutti presenti, ma le parole sono state poche. Sia quelle tra i dirigenti, Stefano Pioli e i giocatori, sia quelle tra l’allenatore e i calciatori. Ormai in casa Inter c’è poco da dire, tutto e di più è già stato pronunciato e anche in maniera piuttosto energica sabato sera da Ausilio nello spogliatoio del Franchi dopo la sconfitta per 5-4 contro la Fiorentina. L’unica via che resta – per evitare la caduta libera – è lavorare con la giusta concentrazione in vista della sfida di Napoli in programma domenica sera.

La situazione attuale, figlia dei 2 punti in 5 gare, ha avuto strascichi anche su tutto l’ambiente nerazzurro che resta piuttosto teso. Il momento è delicato, ma i dirigenti non stanno fermi. Ciò che dovevano dire lo hanno detto. Adesso è il momento di muoversi concretamente. In attesa dell’arrivo – non ancora certo – di Jindong Zhang, proprietario della società, e del presidente Erick Thohir la ricerca del nuovo tecnico prosegue. Il tema è già stato affrontato nelle scorse settimane e l’identikit fatto. Ma c’è un nodo da sciogliere e non è di poco conto. Perché i nomi individuati – Antonio Conte, Diego Simeone, Leonardo Jardim – sono tutti sotto contratto rispettivamente con Chelsea, Atletico Madrid e Monaco. C’è anche l’ipotesi che porta a Luciano Spalletti – unico libero a fine stagione -, ma anche in questo caso non sono ancora chiari i pensieri del tecnico di Certaldo sul domani. Al momento, dunque, l’Inter si trova in una situazione singolare, che un po’ rispecchia quella del campionato. Il club di corso Vittorio Emanuele è bloccata e in attesa che i papabili futuri allenatori decidano cosa fare della propria carriera. Un po’ quello che sta accadendo in campionato alla formazione di Pioli, costretta a vincere e ad aspettare i risultati delle avversarie sperando in qualche passo falso per entrare in Europa dalla porta di servizio. Cose da Inter, pazza Inter.

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Fonte: Repubblica