Monchi: “Se tutto andrà bene sarò ds della Roma”
Per tutti è il “mago delle plusvalenze”. E il suo curriculum in tal senso parla da solo: Dani Alves preso a 500mila euro e rivenduto a 40 milioni; 2 per Julio Baptista, all’Arsenal per 25. E ancora: Kondogbia scovato a Lens per 3, via al Monaco per 20 con tanto di clausola. Esempi. Ora, però, dopo aver salutato la sua Siviglia tra le lacrime, Monchi approderà alla Roma. Lo conferma lui stesso in un’intervista su AS: “Io in giallorosso? Non ho chiuso, ma è il club più vicino. Se tutto va come deve andare e non ci saranno intoppi andrò alla Roma, ma niente è chiuso fin quando non c’è qualcosa di firmato. Marcelo era su un aereo per Siviglia e poi ha firmato per il Real Madrid. Quindi non voglio dire niente fin quando non è chiuso”.
Su Emery – Un commento su Unai Emery, oggi allenatore del Psg: “Ci ho parlato ultimamente ma non c’è nulla in merito a un futuro insieme nel medio-lungo periodo – ammette Monchi – Spero per lui che continui molti anni col PSG, perché vorrebbe dire che sta facendo molto bene. È stato l’ideale per il Siviglia per tre anni e non siamo stati male…”.
“A volte penso ancora come ds del Siviglia” – Continua Monchi, su altre offerte ricevute: “Nessun club mi ha chiamato direttamente. Ci sono stati intermediari che hanno espresso grande interesse ma ritengo sia stato solo opportunismo. Ci sono stati grandi club esteri che mi hanno chiamato direttamente. Non lavorerò in Spagna in un altro club che non sia il Siviglia”. E se Roma e Siviglia si dovessero interessare allo stesso giocatore? “Tutti dobbiamo rispettare l’altro. Inoltre la mia testa sta andando più lenta dei fatti e a volte penso ancora come DS del Siviglia. Ci muoviamo su diversi parametri”. Conclude Monchi, nessun risentimento: “Tutti vediamo gli stessi giocatori ma davvero non vedo conflitti di interesse”.
Aneddoti di mercato – “Colpi persi all’ultimo minuto? Van Persie, Marcelo, De Jong… ci sono state tante di quelle cose che sono successe e che nemmeno ci aspettavamo. Come con Bacca, ad esempio: nella prima occasione in cui lo vidi giocare, ammazzò la partita. Oppure quando Edu scappò per firmare con il Betis: provocò frustrazione. La trattativa più complicata invece è stata quella di Gameiro: dalla notte al mattino cambiavano le condizioni. Recentemente anche quella di Vazquez, con una persona tanto fredda come Jesus Arroyo che arrivò ad innervosirsi. Era tutto fatto: il giocatore era pronto a viaggiare verso il ritiro di Orlando per raggiungere la squadra, ma cambiarono tutte le condizioni…”.
“Dani Alves l’affare perfetto” – “Fa piacere che giocatori che hanno reso al Siviglia abbiano continuato a crescere e vincere. Nello scorso derby di Milano c’erano 5 ex Siviglia: Deulofeu, Bacca, Banega, Medel e Kondogbia. Sono cose che mi inorgogliscono, per il mio club e per la mia gente: Dani Alves è arrivato, è cresciuto, è andato via con una grande plusvalenza e ogni volta che gli chiedono del Siviglia usa solo parole belle. E’ stato l’affare perfetto”.
Fonte: Sky