Finale di Coppa Italia conquistata, entusiasmo alle stelle dopo aver eliminato la Roma in semifinale. Ma la Lazio, ora, è chiamata ad affrontare un altro esame importante. All’Olimpico, domani sera, arriva il Napoli di Maurizio Sarri, terzo in classifica con quattro punti di vantaggio proprio sui biancocelesti.
“Una prova di maturità”
Un’occasione importante, quindi, per Simone Inzaghi per riaprire anche la corsa Champions. “Per noi è una partita importantissima, un’altra prova di maturità – ha dichiarato in conferenza stampa l’allenatore della Lazio – La classifica è corta davanti e dietro di noi, mancano otto partite e tutto ancora può succedere. Sappiamo di trovare un Napoli ferito per l’uscita dalla Coppa Italia nonostante le due buone prove contro la Juventus. Obiettivo Champions? Vogliamo continuare a fare il nostro campionato. Mancano altre partite, il calendario è complicato. Ma sono convinto che in Italia nessuna partita sia semplice. Servirà un’altra grande prova, sappiamo come lavora il Napoli. Dobbiamo avere l’umiltà e l’aggressività avute contro la Roma. Il Napoli è la squadra che ha il maggior possesso palla, hanno calciatori di qualità ma noi cercheremo di non farci trovare impreparati. Sarà importante recuperare le energie. Mertens? E’ un vero nove, centravanti a tutti gli effetti. Ha fatto 20 gol, con caratteristiche diverse da Pavoletti e Milik. Sappiamo che giocherà, ci siamo preparati per affrontare lui, Callejon e Insigne”. Sulla formazione: “La mia squadra può variare uomini e modulo, conta l’interpretazione. Voglio vedere una squadra matura, affronteremo la squadra che gioca il miglior calcio in Italia. De Vrij e Marchetti sono gli unici che non ci saranno sicuramente, poi ho qualche calciatore affaticato come Biglia, Lulic e Immobile. Anche Lombardi ha un problema alla schiena. Spero di recuperarli almeno per la panchina”.
“Abbiamo fatto qualcosa di importante”
Nell’ambiente, però, c’è ancora entusiasmo per la qualificazione in finale di Coppa Italia. Altra soddisfazione in una stagione davvero positiva per la Lazio. “Sappiamo di aver fatto qualcosa di importante – prosegue Inzaghi – centrando una finale storica. Battere la Roma in semifinale è stata un’impresa. E’ stato giusto festeggiare, i ragazzi meritavano questa soddisfazione. I tifosi sono stati il dodicesimo uomo in campo, non hanno fatto sentire la differenza. Sembrava di giocare in casa, come nella gara d’andata. Sapevo che col secondo gol sarebbe finita, ho accompagnato Ciro con tutto me stesso. Se l’avesse messa in porta saremmo andati in finale, così è stato. Ora bisogna stringere i denti, già con il Sassuolo ho fatto giocare i titolari pur sapendo di dover affrontare la Roma due giorni dopo. Ma nella mia testa era più importante la gara di Reggio Emilia. Ora ho qualche calciatore affaticato, dovremo recuperare le energie”.
Fonte: SkySport