L’allenatore dei piemontesi verso la sfida con l’Entella: “Alla squadra ho chiesto concentrazione, servono ancora una decina di punti per la salvezza”. Sul momento dei suoi: “Abbiamo numeri positivi, merito di tutti”
Terza partita in una settimana, ennesima battaglia in vista per la Pro Vercelli di Moreno Longo. La vittoria con il Bari e il pareggio con il Carpi hanno rilanciato le ambizioni della squadra piemontese, ora a +4 dalla zona retrocessione. Con l’Entella, al Piola, la possibilità di fare un ulteriore passo avanti: “È una squadra che ha già raggiunto la salvezza. Hanno motivazioni diverse dalle nostre, puntano i playoff”, ha detto Longo in conferenza stampa. “Non ci stupisce questo, vista la loro rosa. Davanti hanno un potenziale notevole. Alla squadra ho chiesto massima concentrazione, la salvezza non è ancora stata raggiunta e ci sarà da soffrire. Bisogna arrivare a 48-50 punti: 39 sono un buon bottino, ma bisogna tenere alta l’attenzione. Ci aspettano ancora otto battaglie: dei record non ci interessa nulla, dobbiamo solo lottare in campo partita dopo partita. Solo uniti, tra squadra, società e tifosi, possiamo raggiungere l’obiettivo”.
Il passo in avanti dal punto di vista difensivo è stato chiaro e ora la Pro Vercelli ha quasi risolto i problemi di inizio stagione: “Siamo contenti, abbiamo numeri positivi”, ha continuato Longo. “Dobbiamo proseguire su questa strada, mantenendo un profilo basso e umile. A Provedel sono stati fatti grandi complimenti a Carpi, ma ricordiamoci che ultimamente le squadre fanno fatica a tirarci in porta. Merito di tutta la squadra”. Sugli indisponibili: “Germano aveva solo crampi ed è pienamente recuperato. Nardini ha avuto un risentimento all’adduttore, lo valuteremo fino all’ultimo: vediamo se ne vale la pena rischiare”. Palazzi out: “Al suo posto giocherà uno tra Germano, Castiglia e Altobelli”. Sugli ostacoli verso la salvezza: “Sono molto realista: il primo ostacolo è sicuramente l’Entella. Hanno giocatori esperti e di qualità, bisogna prenderli con le molle. E poi conosco bene le trappole di questo campionato: siamo molto giovani, molti di noi sono al primo campionato di Serie B e andiamo sempre in campo con sette o otto giocatori nati tra il ’94 ed il ’96. Fare punti è difficile in questa categoria, a fare la differenza è sempre l’atteggiamento con cui si va in campo”, ha concluso Longo.
Fonte: SkySport