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Capello difende Messi: ”E’ il Pavarotti del calcio. Milan? Non si capisce niente”

ROMA –  “Messi è il Pavarotti del calcio, altro che giocatore in fase calante come qualcuno dice”. Non ha mai avuto il piacere di allenarlo, ma Fabio Capello difende il fuoriclasse argentino dalle critiche, piovute in particolare dopo la squalifica di 4 turni con la proprio nazionale. “Questi sono giocatori straordinari che ci divertono, che possono inventarsi l’acuto in qualsiasi momento, che ci lasciano a bocca aperta. Magari non è il Messi che vedevamo prima, ma la qualità e la classe è talmente alta che ci farà divertire, speriamo non tanto contro la Juve”.

“JUVE-BARCA ALLA PARI” – Fari proiettati proprio sul prossimo quarto di finale di Champions League tra i bianconeri e il Barcellona. Capello, intervistato a “Radio Anch’io Sport” su Radio Uno, non vede Buffon e compagni battuti in partenza: “E’ una sfida da 50 e 50. La Juve vista a Napoli non mi è piaciuta, è stata troppo morbida, ha incontrato troppe difficoltà nel palleggio e il Napoli è stato bravissimo nel pressarla e non permetterle di giocare. Ma il Barcellona non sa difendere, la Juve sì e potrà anche segnare qualche gol. L’importante è non mollare mai, non rilassarti mai, fino al 95′, perché le spagnole in 3-4 minuti possono ribaltare il risultato. Il gioco? Alla Juve la cosa importante è vincere, quando c’è da soffrire c’è da soffrire, se non sai soffrire non sei da Juve”. L’ex ct della Russia esclude un ritorno a Torino in caso di addio di Allegri: “Ormai faccio un altro lavoro, faccio le telecronache, mi diverto in tv, lasciamo la Juve ai giovani che hanno idee innovative. Se mi volessero sentire come consigliere, allora andrebbe bene”.

“AL MILAN NON SI CAPISCE NIENTE” – Decisamente più dure le parole quando si parla di Milan: “Non si capisce nulla. Il Milan dovrebbe vivere e giocare costantemente la Champions, non può stare in quella posizione, deve essere una società molto più ambiziosa ma la strada è lunga e difficile. Berlusconi? Sono 4-5 mesi che non lo sento”. Parole al miele per Gigio Donnarumma nonostante l’errore commesso domenica a Pescara: “Io non lo avrei mai criticato, anzi lo avrei abbracciato già negli spogliatoi dopo il match. Se i rossoneri hanno fatto 54 punti il merito è soprattutto suo”. Futuro più roseo per i cugini nerazzurri: “L’Inter ha un futuro importante perché Suning è una grande proprietà”.

“STO CON SPALLETTI, MA CORSA SCUDETTO CHIUSA” – Inter esclusa, Capello ha allenato tutte le grandi squadre italiane, compresa la Roma dove ha portato l’ultimo scudetto. In queste settimane non si parla altro del futuro di Spalletti, che riceve l’appoggio del collega: “Sono andato via da Roma perché dopo 5 anni non riuscivo a dare più niente e non ricevevo quello che avrei voluto dai giocatori. Spalletti è lì da un anno e mezzo, ha fatto un buonissimo lavoro, la squadra è ottima, ha ambizioni di scudetto ed è giusto che un allenatore dica quello che ha detto Spalletti. Ma sei punti dalla Juve sono tanti, troppi”.

“NAZIONALE HA BEL FUTURO” – Dai club alla Nazionale di Ventura. Presente ad Amsterdam (“mi ha invitato Seedorf”), Capello guarda con ottimismo al futuro degli azzurri: “Ho visto la nazionale giocare l’ultima amichevole con l’Olanda e penso possa avere un bel futuro. Ho visto dei giovani interessanti, che hanno giocato con personalità: abbiamo un bel gruppo sia sul piano tecnico sia su quello fisico”. Su Belotti: “E’ uno degli attaccanti migliori d’Europa, ha tutto: è veloce potente, è un Batistuta ancora più forte tecnicamente, anche se meno bravo in area di rigore dove ‘Bati’ era un mostro”. Infine un consiglio all’attuale ct in vista della sfida decisiva in Spagna: “Se dovessino giocare a 4 in difesa penso che avremo dei problemi, meglio giocare a tre con due esterni e allora potremmo metterli in difficoltà”.

calcio

Protagonisti:
fabio capello

Fonte: Repubblica

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