Lazio, Lombardi story: dal quasi-addio al rinnovo
In estate doveva partire, ma “le cose si sono evolute diversamente”. Ora prolunga il suo contratto fino al 2022: che storia per l’esterno biancoceleste. Era fatta alla Sambenedettese, poi Inzaghi ha bloccato tutto lanciandolo titolare in Serie A. Esordio e gol contro l’Atalanta…
Potremmo riassume la sua storia in due parole: “Sliding Doors”. Come un semplice film. Perché di quello si tratta. Prologo, trama, epilogo. In sintesi: il quasi-addio, il gol all’improvviso, il rinnovo con la Lazio fino al 2022. That’s Lombardi, quando una chiamata cambia la tua vita.
In estate doveva partire… – Prologo: Cristiano Lombardi doveva lasciare la Lazio, era scritto. Andare via in prestito o a titolo definitivo. Insomma, “abbandonare” Formello per altri lidi. Sambenedettese e Reggina si erano fatte avanti ed era quasi fatta. Quasi eh. Quasi. Svolgimento: Bielsa esce di scena ed entra Inzaghi: “Questo ragazzo resta qui”. Perché? “Perché l’ho cresciuto io, è uno dei miei”. Uno dei “fedelissimi” del gruppo. Uno dello storico gruppo dei ’95, quelli presi dall’allenatore all’esordio in panchina (ps: nel 2010 contro il Caramancio, squadra abruzzese di seconda categoria). E’ andata così, iniziò tutto con una chiamata: “Ciao Cri, sei convocato per il ritiro di Auronzo”. “Ah, ok”. Inaspettato. Belle prove, tanti gol in amichevole e infine il colpo di fortuna, grazie ai “capricci” di Keita e alla scelta del mister: “Contro l’Atalanta gioca Lombardi”. Promessa mantenuta e… primo gol in Serie A alla prima presenza. Magia, emozione. Il tutto dedicato a suo fratello, scomparso nel 2012: “E’ per lui, davvero. Un’emozione così non la scorderò mai”. Neanche papà Maurizio, presente a Bergamo insieme a tutta la famiglia: “Forse gioco” gli aveva detto. Così è stato.
Epilogo fortunato – Esterno rapido e veloce, ogni volta che è entrato in campo ha fatto male. Vedi l’espulsione procurata col Palermo o la traversa con l’Udinese. Nel mezzo, il gol annullato contro il Crotone. Decisivo a modo suo. Dopo 12 presenze e una rete in Serie A, infine, Lombardi ha rinnovato il proprio contratto con la Lazio fino al 2022 (era in scadenza nel 2019). Emblema di come i biancocelesti mirino a blindare i propri giovani, dall’esterno del ’95 fino a Strakosha, fresco d’esordio con l’Albania (ormai vicino alla firma fino al 2021). Sliding doors, appunto. Perché la sua storia è così: prima i successi in Primavera con la Lazio, poi i prestiti a Trapani e all’Ancona. Tutt’altro che semplici. Poi, grazie a Inzaghi, la Serie A e il gol che cambia tutto: “Quest’estate ero in attesa di sistemazione. Poi le cose si sono evolute diversamente”. Tradotto: in meglio. E ora Lombardi si gode il suo (meritato!) rinnovo.
Fonte: SkySport