Sebbene manchino ancora tre giorni alla super sfida del San Paolo, valevole quale posticipo del trentesimo turno del massimo campionato, Napoli – Juventus è già cominciata. Del resto non è una novità. Come accaduto contro il Real Madrid l’attesa da parte dei tifosi azzurri è trepidante; Il duello tra azzurri e bianconeri, qui a Napoli è stato sempre visto in modo particolare, l’atavica rivalità tra le due formazioni ha fatto si che questa partita fosse speciale, quasi unica. Quest’anno poi, lo è diventato ancor di più per tanti motivi, primo fra tutti il tradimento da parte del Pipita che ha voluto indossare l’odiata maglia bianconera, uno sgarbo che i napoletani non gli perdoneranno mai. Inoltre il match di domenica sera potrebbe rappresentare la svolta di questo campionato, sia in senso positivo, con una riapertura dello stesso in caso di successo dei padroni di casa, sia in senso negativo, ovvero con la parola fine, nell’eventualità di un’ennesima vittoria degli uomini di Massimiliano Allegri. Ma ora mettiamo ai raggi x i prossimi avversari del Napoli: i bianconeri, lo dicono i numeri, sono ancora i favoriti per il successo finale che sarebbe il sesto consecutivo, un record assoluto, mai raggiunto da nessun club. La Juventus è una squadra molto forte che fa del reparto arretrato il suo punto di forza, d’altronde la compagine con la maglia a strisce bianche e nere dà alla nazionale italiana , quasi tutti i suoi uomini di difesa, a cominciare dal portiere Buffon, il quale sebbene avanti negli anni, rappresenta ancora una garanzia. Poi Chiellini, Bonucci e Barzagli sono difensori arcigni che difficilmente lasciano spazio agli attaccanti avversari nei loro movimenti. I campioni d’Italia hanno nella grande qualità tecnica e nella forza fisica le armi principali del loro gioco. Risalta, inoltre la grande compattezza tra i reparti, che impedisce alle squadre avversarie di avere il comando della partita con continuità. Veri punti deboli in questa squadra non ce ne sono, probabilmente il centrocampo ha risentito molto della mancanza di Pogba, per cui tra i tre reparti risulta essere il meno forte. Il giocatore chiave della formazione di Allegri, attualmente è Mandzukic, il croato è diventato un giocatore molto prezioso nell’economia del gioco offensivo del tecnico livornese. Il 4-2-3-1 del nuovo corso bianconero vede nell’attaccante ex Bayern ed Atletico Madrid, il giocatore simbolo, fino a qualche tempo fa centravanti, oggi si è calato nel ruolo di esterno sinistra d’attacco. macinando chilometri sui chilometri. Mandzukic, con il suo spirito di sacrificio ha creato sulla corsia mancina,. in collaborazione con il brasiliano Alex Sandro, una barriera quasi insormontabile. L’undici di Allegri non può fare a meno di lui, per almeno tre motivi: primo, perché si adatta a scelte tattiche diverse, secondo perché è stato capace d’imparare alla svelta anche ad adattarsi ai compagni di squadra, terzo, perché, infine, ha uno spiccato spirito di sacrificio che altri non hanno. Al suo fianco, in attacco c’è lui, l’innominabile, per la tifoseria partenopea che domenica sera sarà accolto da spaventose bordate di fischi. L‘argentino, anche se no è quello visto a Napoli l’anno scorso è certamente un attaccante molto temibile, ha già realizzato due reti ai suoi vecchi compagni, anche se in verità sono stati due autentici regali della balbettante difesa azzurra, sia nel match del girone di andata in campionato che nella prima semifinale di Tim Cup, dello scorso febbraio. Toccherà ad Albiol e Koulibaly occuparsi degli avanti bianconeri che oltre all’ex azzurro potranno contare anche sull’altro argentino in squadra Paulo Dybala, anch’egli un perno importante del team campione d’ Italia da tener d’occhio. L’unica arma che possiede il Napoli per controbattere i prossimi avversari è quella del gioco; gli azzurri devono avere sempre il pallino in mano, andando alla ricerca del fraseggio e della velocità. La cosa sicura è che assisteremo ad una sfida molto accesa e piena di colpi di scena.