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De Rossi: “20 gol un onore. Roma? Bene primario”

Questione di coincidenze: “Ogni volta che vengo a Palermo con l’Italia… segno!”. Così parlò Daniele De Rossi, ancora in gol con la Nazionale al Renzo Barbera (raggiunto Paolo Rossi nella classifica marcatori all time dell’Italia). Presenze? 111. Zoff a -1 e Andrea Pirlo a -3. Tutto ciò in uno stadio che effettivamente “porta bene”: nel 2004 contro la Norvegia la prima rete, poi contro la Bulgaria e infine ora, contro l’Albania. Queste le parole di De Rossi nel dopo-gara.

“Io e Totti tiferemo sempre Roma” – Così su Sky Sport: “20 gol come Paolo Rossi? Statistica bella e strana, lui faceva gol a grappoli, io sono più longevo. È un onore essere a pari gol con Paolo Rossi, sono a 1-2 presenze da Zoff, a 4-5 da Pirlo. Non mi abituo mai a vedermi su quella tabella, è un onore grande, un’emozione forte. Lo scetticismo? Non ci penso, quello che è importante è ciò che dimostri e quello che pensano gli allenatori. Qui mi sono sempre trovato bene, hanno tutti puntato su di me, quando ero in calo mi sono rimboccato le maniche e ho riconquistato la fiducia. Conta quella tabella, conta che c’è un mondiale che rimarrà sempre per tutta la vita, è un’emozione forte, un orgoglio grandissimo. Le vittorie di Italia e Spagna? Non è mai facile vincere, bisogna giocarle le partite, era preventivabile che battesse Israele, ce la giocheremo il 2 settembre. Chi giocherà nella Roma tra me e Totti? Tutti e due tiferemo Roma per tutta la vita, ci ha contraddistinto da prima ancora che indossassimo questa maglia. Dobbiamo sperare sempre per il bene di questa squadra che per noi è tutto, non dobbiamo mai dimenticarci che la Roma è il bene primario”.

“Quando vengo qui, segno! Il futuro? In Olanda…” – Conclude De Rossi: “Ogni volta che vado a Palermo segno, sarà una felice coincidenza, è stata una bella atmosfera, c’è stata tanta partecipazione”. Sulla sospensione della gara: “Peccato, non so cosa abbia scaturito questo lancio di petardi, fortunatamente è finito tutto bene e mi dispiace per loro perché così non danno una bella immagine. Vivo bene il fatto di essere uno degli anziani del gruppo, noi abbiamo grande senso di responsabilità, c’è sempre grande partecipazione da parte dei giovani, è un ambiente molto positivo. Verratti? Mi ci sono trovato sempre bene, ma ce ne sono altri che ti danno la giusta mano, lui forse è il più bravo, poi altri che ora non sono invogliati torneranno presto. Spagna? Noi adesso stiamo bene, bisogna vedere a settembre come staremo, l’atteggiamento è sempre di quelli giusti, non abbiamo mai scherzato con l’avversario, abbiamo fatto tutto in maniera giusta. L’Albania è una buona squadra. Futuro? È in Olanda e poi con l’Empoli, per adesso sono concentratissimo sulla prossima partita”.

Verratti: “Io il nuovo Pirlo? Siamo diversi” – Altro giro, altra grande gara. Verratti si prende il centrocampo della Nazionale e ne esce a testa altissima, queste le sue parole: “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, ma l’avevamo preparata bene. L’Italia è forte perché rispetta tutti gli avversari, abbiamo preparato bene la gara giocando al massimo, è un risultato molto importante per il proseguimento del torneo. Questa è la squadra di tutti, anche di chi non gioca. Siamo un grande gruppo e penso che ognuno di noi debba giocare al 100%. In Nazionale non è mai facile, ma siamo contenti. Io il nuovo Pirlo? Io e Andrea siamo diversi. Gioco in maniera diversa rispetto al PSG, voglio capire cosa vuole l’allenatore. Ma in partita si vede ciò che facciamo in allenamento, poche nazionali sono organizzate come noi”. Un commento sulla remuntada del Barcellona: “Anche dalle sconfitte si impara molto, per me è stata una grande delusione, forse una delle peggiori della mia vita, ma ho imparato che bisogna giocare sempre al massimo, ora ci giocheremo qualcosa di importante in Spagna”.

Fonte: SkySport

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