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Gli interventi di Niccolò Ceccarini, Davide Dionigi, Antonio Corbo, Umberto Chiariello e Sergio Apuzzo a Radio Punto Zero

NICCOLO’ CECCARINI, giornalista di Premium Sport: “Tra il Napoli e Mertens c’è un ottimo rapporto, prima di Natale era stato raggiunto un accordo, poi quando la situazione stava per passare agli avvocati s’è fermato tutto: non si tratta solo di questione tecnica né so quali potranno essere gli scenari futuri, di sicuro il belga ha tante richieste ma non ha ancora preso una decisione finale. Vediamo cosa succederà ma il Napoli resta fiducioso. Keita? Piace al Napoli ma dobbiamo ragionare sul fatto che Mertens resti, non ha mai detto di voler lasciare Napoli, anzi. In questo momento sta facendo riflessioni globali. Su Insigne sono positivo: resterà al Napoli e rinnoverà fino al 2022, è questa la volontà sia del ragazzo che della società. In estate non c’erano accordi sulle cifre ma negli ultimi tempi le parti si sono avvicinate, presto scenderà in campo De Laurentiis in prima persona. Ghoulam? Il Napoli ha offerto al giocatore un rinnovo di contratto con ingaggio raddoppiato ma non c’è stata ancora risposta da parte dell’entourage, più si andrà avanti e più sarà difficile trovare un accordo. Di terzini forti in circolazione non ce ne sono tantissimi, l’algerino è cresciuto tanto negli ultimi mesi, oggi è tra i migliori. Conti? Piace, però costerà tanto e non credo che il Napoli sarà intenzionato ad accontentare l’Atalanta. Probabilmente per l’esterno si valuteranno profili dall’estero. In vista dell’estate l’obiettivo è un vice Callejon, vediamo che succede con Giaccherini che potrebbe partire. Il nodo vero è Koulibaly che piace tantissimo al Chelsea, in estate il Napoli ha rifiutato un’offerta da 58 milioni, sono convinto che in estate i Blues torneranno alla carica”.

DAVIDE DIONIGI, ex attaccante del Napoli: “Perdere Insigne oppure Mertens sarebbe un grosso problema ma dovendo scegliere non mi priverei di Lorenzo ed è una scelta più di cuore che di natura tecnica, è napoletano e rappresenta tanto per la città. Pavoletti? Il Napoli deve evitare di creare un secondo caso Gabbiadini. L’attaccante è reduce da un infortunio, deve ancora inserirsi e trovare la giusta continuità che non ha. Quando Milik s’infortunò eravamo disperati perché mancava una prima punta, ora è cambiato tutto e il tridente leggero è diventato insostituibile: il calcio è bello anche per questo. Sarri è stato eccezionale a trovare nuovi equilibri, sia con la punta che col falso nove. Per il secondo posto vedo il Napoli favorito per due motivi: il sistema di gioco collaudato e l’allenatore. Gli azzurri, però, dovranno stare attenti a non perdere punti contro le piccole in queste ultime giornate”.

ANTONIO CORBO, giornalista de La Repubblica: “Ad Empoli c’è stata una doppia coincidenza: un blackout provocato da un precoce ottimismo insolito di Sarri, che considerava finita la partita e ha cominciato una serie di cambi inutili per dare minuti agli altri, e nello stesso tempo un calo di tensione e concentrazione da parte degli stessi giocatori. Non ho condiviso il cambio di Jorginho con Diawara, che era svagato, ma Sarri ha esagerato con l’autocritica perché in passato il ’97 aveva sempre fatto bene. Mi piacerebbe vedere Rog esterno destro in un 4-4-2 al posto di Callejon che sta giocando più partite di Pelè e Maradona insieme. Al momento non vedo in Europa una coppia gol che possa meglio ricordare Ribery e Robben come Mertens ed Insigne. Detto questo credo che entrambi rimarranno in azzurro, anche se in ritardo, all’ultimo minuto, De Laurentiis riuscirà a blindare entrambi con uno sforzo economico. Il presidente sa che il belga, in scadenza, non vale più di 15 milioni, dunque farà di tutto per confermarlo. Per l’estate andrei a recuperare Vrsaljko dall’Atletico Madrid”.

UMBERTO CHIARIELLO, giornalista di Canale 21: “Su Insigne siamo alle fasi determinanti, entro fine stagione dovrà rinnovargli il contratto. La palla passa a De Laurentiis che è stato corretto coi suoi procuratori: in estate ha scelto di aspettare ed ora che s’è confermato talento assoluto Insigne passa in vantaggio nelle schermaglie dialettiche. Diverso il discorso per Mertens: è in scadenza ed ha trent’anni. Insigne ha 26 anni, è nel pieno della maturità, è un prodotto del vivaio ed il Napoli sa di non poterlo perdere. Il fratello Roberto è dotatissimo ed è un bravissimo ragazzo ma Lorenzo ha qualcosa in più, è un vero professionista, ha la testa sulle spalle, ha comprato casa a Posillipo e vuole restare a Napoli. È diventato davvero leader ed è uno dei dieci talenti in Europa. Se Ghoulam ha realmente tante offerte vuol dire che c’è crisi nel ruolo di terzino, l’algerino è un buon giocatore ma non un fenomeno. Trovare un sostituto sarà difficile mentre a destra il Napoli segue Conti, un giocatore che prenderei subito. Farei carte false per averlo ma più gioca, più diventa bravo, più sarà difficile prenderlo. Tra Pavoletti e Zapata almeno uno sarà di troppo, in attacco il prossimo anno ci potrebbe essere una sorpresa, non escludo niente. Ibrahimovic non è un sogno tanto impossibile, se il Napoli vende Mertens tutto può succedere. Lo svedese ha ancora forza e qualità per mostrarsi vincente. Il mio sogno era Cavani ma ora è impossibile, mi è rimasto Ibrahimovic come talento internazionale ma anche Sanchez dell’Arsenal. In Italia, invece, comprerei subito Muriel e Keita”.

ERNESTO APUZZO, ex allenatore Primavera Napoli: “Dopo aver ascoltato le parole di Insigne gli farei firmare un contratto decennale subito. Lorenzo mi ha commosso con la sua intervista, vuole restare al Napoli e la società deve far di tutto per trattenerlo. Per come sta giocando, un altro calciatore se ne fregherebbe dei sentimenti e penserebbe solo ai soldi, lui invece no. Insigne ha dato indicazioni precise al presidente, al Napoli manca davvero poco per diventare come la Juventus. Tecnicamente gli azzurri sono già più forti dei bianconeri. A Torino abbiamo pagato due errori ma se giocheremo alla pari il Napoli supererà il turno. In vista della Juve consiglio ai tifosi di non pensare a nessuno, né ad Higuain né ad altri. Forse li stiamo esaltando troppo. Pensiamo solo al Napoli, l’ultimo episodio di Pjanic la dice lunga…”.

Fonte: Radio Punto Zero

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