Mancini: “All’Inter tempo buttato. Io alla Roma? Sono un professionista…”
Da sinistra Antonio Allegra, Roberto Mancini, Mauro Roselli e Paolo Rozera (ansa) ROMA – Roberto Mancini tra progetti del presente, ambizioni future, e perché no, uno scenario del tutto inaspettato: “Io sulla panchina della Roma? Al momento niente di concreto, ma sono un professionista e gli allenatori a volte vanno dove meno se lo aspettano…”, una frase sibillina – ma non troppo – che apre anche a un eventuale approdo in giallorosso dell’ex giocatore e allenatore della Lazio.
L’ex tecnico dell’Inter ha parlato di questo, e molto altro, a margine di un evento organizzato da Panini e Unicef, per sponsorizzare un’iniziativa benefica dell’azienda modenese, con il fine di raccogliere fondi destinati ai minorenni stranieri non accompagnati, tramite la vendita di 103 cofanetti esclusivi (dal 2 aprile su CharityStars) della raccolta di figurine 2016-2017, che Panini ha donato al Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia.
“NON SONO PENTITO DI AVER LASCIATO L’INTER” – L’ambasciatore Unicef, dopo aver raccontato l’importante esperienza vissuta con i ragazzi e le ragazze di Za’atar, in Giordania, nel campo di profughi siriani più grande al mondo, è passato all’ambito lavorativo. “Non sono pentito di aver lasciato l’Inter”, ha dichiarato. L’ultima esperienza a Milano l’ha deluso e non nasconde il dispiacere di aver interrotto il rapporto: “Ci sono delle motivazioni più che valide per cui me ne sono andato. Mi è dispiaciuto aver buttato via un anno e mezzo di lavoro che è stato faticosissimo, per dare alla squadra un certo tipo di mentalità. Purtroppo nei momenti di cambio presidenza a volte si perde tempo importante, loro non capiscono che nel calcio il tempo è tutto e fare le cose velocemente serve”. Mancini si è comunque detto contento del recente periodo di forma dei nerazzurri, elogiando Pioli: “E’ stato bravo a riportare normalità all’Inter, la squadra merita e se avesse iniziato dall’inizio avrebbe molti più punti. Penso che la squadra ultimamente sia migliorata tantissimo”.
Una delle 103 copie all’asta contiene allegata la foto autografata di Mancini, all’epoca 15enne, nel Bologna
“PREFERISCO L’ESTERO” – Pur non chiudendo alla Roma, il tecnico non ha nascosto di volersi cimentare nuovamente in una panchina al di fuori della Serie A: “Dopo Inghilterra e in Turchia, mi piacerebbe fare un’altra esperienza all’estero in un altro paese”. Non si sbottona però sul Leicester, al quale era stato accostato dopo l’esonero di Ranieri: “Io a Leicester ho giocato, sono un tifoso delle Foxes. Ma da qui a dire che lo allenerò ce ne passa. Non ho mai avuto nessun tipo di contatto con i dirigenti, ma se i progetti sono importanti e validi sono aperto a qualsiasi club”. Capitolo Cina, invece, è momentaneamente chiuso: “Mi hanno già chiamato, ma la Cina in questo momento è un po’ lontana. Vediamo, nella vita non si sa mai. In questo momento no”.
SOGNO NAZIONALE – Piuttosto gli piacerebbe allenare la nazionale: “Ecco, fare il ct è una cosa molto importante e bella. Credo che questa ipotesi in futuro possa riguardare in tanti e ovviamente anche me. Mi piacerebbe. Credo che l’Italia avrà una buona nazionale nei prossimi anni. Vedo molti giovani bravi che verranno fuori”.
INGHILTERRA – Mancini non è sorpreso del gran lavoro che sta facendo Conte al Chelsea: “Conte è un bravo allenatore e guida una squadra forte. Per lui era importante calarsi subito nella realtà inglese. Ha avuto un po’ di difficoltà all’inizio perché la mentalità è diversa, ma è stato bravo e sta meritando di vincere il campionato. Piuttosto è strano, invece, vedere il City di Guardiola in difficoltà perché negli ultimi 5 anni è stata la squadra migliore. Ma questo è il bello del calcio: quando ti aspetti che uno stravinca, ci sono delle difficoltà”.
ABUSI SU MINORI? PROBLEMA ESISTE – In Inghilterra negli ultimi mesi ha fatto molto discutere lo scandalo degli abusi su minori nei club. Mancini chiede di andare a fondo: “E’ un fenomeno che esiste ed è stato acclarato. Non ne ero a conoscenza del problema ma adesso che è venuto fuori è bene che si vada fino in fondo perché ce ne sono sicuramente altri casi”, conclude.
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- Protagonisti:
- Roberto Mancini
Fonte: Repubblica