Dybala, Joya per Allegri. Porto ko, Juve ai quarti
JUVENTUS-PORTO 1-0
42′ rig. Dybala
L’aveva desiderato con tutte le sue forze Paulo Dybala. E poi l’aveva anche rivelato: segnare a un grande come Casillas sarebbe stato un sogno persino per lui. Anche perché c’era un piccolo neo da cancellare nella sua stagione, quello zero nella casella delle reti segnate in casa in Champions League. Non un particolare irrilevante. E allora, al termine di questo Juventus-Porto che proietta la squadra di Allegri tra le migliori otto del calcio europeo, la serata bianconera è una Joya elevata al cubo. Qualificazione (mai messa in dubbio per la verità), primo gol casalingo in Europa del numero 10 e scalpo a quello che da oggi è il giocatore col maggior numero di presenze in una competizione continentale, Casillas appunto. Il tutto dopo una gara controllata con maturità dai ragazzi di Allegri e portata a casa con la tranquillità della squadra che sa di poter gestire, oltre a un vantaggio tecnico indiscutibile, anche quello di due reti accumulato nella partita d’andata. E’ bastato fare il minimo indispendabile alla Juve, attaccare e difendersi con ordine in attesa dell’episodio che avrebbe messo in ghiaccio il risultato: è arrivato al 42′, quando con un intervento disperato Maxi Pereira ha parato il tiro di Higuain e regalato alla Joya undici metri di felicità. Nessuna polemica questa volta, anche perché il rigore era netto e Napoli, Inter e Milan a casa a guardare la partita. Resta solo la gioia, questa volta sì, per aver centrato l’obiettivo dei quarti per il terzo anno consecutivo. Senza nemmeno faticare tanto.
Lo Stadium è caldo, la formazione quella titolare, con i 4 lì davanti e Marchisio preferito a Pjanic. La conseguenza è una Juventus subito aggressiva, con un Dybala motivato da un’astinenza casalinga in Champions che dura dalla passata stagione. L’argentino, come al solito, è libero di svariare a suo piacimento alle spalle di Higuain e proprio grazie a due ottimi movimenti è lui il primo ad aggiornare il conto delle palle gol. Pronti via un destro potente ma alto da posizione defilata, poi un bolide di sinistro dopo una sponda aerea di Mandzukic che termina alla sinistra di Casillas. La Juve sembra poter prendere facilmente il sopravvento ma anche se il Porto è nettamente inferiore è pur vero che siamo in Champions e in Europa, quasi sempre, le squadre giocano a viso aperto provando a ripondere colpo su colpo. Nulla di clamoroso, sia chiaro, ma dopo i primi 10 minuti in cui resta rintanato nella sua metà campo, il Porto comincia a tirare fuori la testa. Soares scalda i guanti di Buffon con un tiro centrale, Cuadrado si fa ammonire e Layun ci prova dai trenta metri senza successo. Piccolezze per una squadra come la Juve, che controlla senza soffrire troppo e all 22′ si riaffaccia dalle parti di Casillas con un colpo di testa di Mandzukic bloccato a terra dal portiere ex Real Madrid, che grazie alla presenza dello Stadium entra nella storia superando Maldini e diventando il giocatore con il maggior numero di presenze in competizioni europee (175). La partita ristagna in un sostanziale equilibrio, ma alla Juventus può andar bene anche così, considerato il vantaggio già accumulato nella partita d’andata. I bianconeri comunque appena possono provano a far male e dopo un cross di Higuain che Dybala non riesce a deviare per pochissimo, la svolta della gara arriva quando all’intervallo mancano 4 minuti. Angolo di Dani Alves, Alex Sandro svetta e impegna Casillas che risponde come può, lasciando la palla a disposizione di Higuain e la porta vuota: il Pipita non si fa pregare e tira a botta sicura, trovando però l’intervento disperato di Maxi Pereira, che si sostituisce al suo portiere e para letteralmente la conclusione dell’argentino. Le polemiche questa volta restano a casa: rigore netto, espulsione e 1-0 pr Juve firmato Dybala. Il più è fatto, all’intervallo la festa è tutta bianconera.
Che la pratica Porto sia già archiviata dopo i primi 45 minuti lo si capisce anche dalle mosse di Allegri, che si ripresenta in campo senza Cuadrado, ammonito nel primo tempo, e con Pjaca al posto del colombiano. La partita per forza di cose assume tutti altri ritmi rispetto a quelli già non troppo elevati della prima frazione e solo la voglia degli attaccanti della Juventus di trovare il secondo gol tiene vivo l’interesse dei tifosi già certi di essere ai quarti. La concentrazione però cala inevitabilmente e dopo 5 minuti un errore di Benatia per poco non regala il pareggio a Soares che si invola da solo contro Buffon ma allarga la conclusione. E’ un epidosio, perché da lì in poi il Porto non si vede praticamente più. In compenso ecco gli attaccanti della Juve: prima Mandzukic e Pjaca provano a confezionare il gol copertina della prossima Champions con un assist di tacco e una conclusione volante di sinistro di poco a lato, poi Higuain si mette in proprio e dopo un controllo superbo prova un diagonale che esce di un soffio alla destra di Casillas. I tifosi del Porto comunque cantano e ballano, onorando al meglio la cavalcata europea della squadra di Espirito Santo, cominciata ad agosto con il preliminare che ha eliminato la Roma. L’impressione è che ora si giochi solo perché si deve, Allegri toglie Benatia e mette Barzagli, mentre l’allenatore del Porto risparmia forze fresche in vista del campionato. A 13 dalla fine esce anche Dybala e la partita di fatto si chiude qui. Ora c’è solo tempo per la soddisfazione (il termine festa sarebbe eccessivo) di essere riusciti a entrare per la decima volta nella loro storia tra le migliori 8 d’Europa
LE CURIOSITA’ STATISTICHE DELLA PARTITA BY OPTA
-La Juventus è imbattuta da 21 partite casalinghe in competizioni europee: 12 vittorie e nove pareggi
-Tre espulsioni a favore della Juve in questa CHampions League, nessuna squadra ne ha beneficiate di più
-Dybala ha sbagliato un solo rigore nei tempi regolamentari da quando gioca in Italia: in Palermo-Carpi in serie B (15 su 16)
-Gli ultimi 4 gol segnati da Paulo Dybala in tutte le competizioni sono arrivati su calcio di rigore.
-Iker Casillas diventa stasera il giocatore con più presenze nelle competizioni europee, 175, superando Paolo Maldini (174)
Fonte: SkySport