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Napoli, Insigne da record: rinnovo, c’è ottimismo

Ha messo tutti d’accordo. Finalmente. Anche i più scettici, quelli contro a prescindere. Quelli per i quali essere napoletano e giocare con la maglia del napoli rappresenta un onore ma allo stesso tempo una condanna, a dare e fare più degli altri. Il privilegio che si trasforma in un onere pesante da gestire. Paolo Cannavaro e Fabio Quagliarella ne sanno qualcosa. Ora però nessuno ha più dubbi. Sul fatto che Lorenzo insigne si sia conquistato il diritto di diventare il simbolo del Napoli. Presente e futuro del progetto azzurro. E lo ha fatto nel modo più semplice, non a parole, su questo aspetto deve ancora migliorare, non con i comportamenti in campo, sui quali qualche volta è scivolato.. lo ha fatto semplicemente nella maniera a lui più congeniale e naturale. Il gioco e i gol.

Numeri da record – 10 reti segnate fino ad ora raggiunta la doppia cifra per la seconda stagione consecutiva in serie A. Una crescita esponenziale considerando che 10 era stato il totale dei gol segnati nei precedenti tre campionati. Con l’arrivo di Sarri per Lorenzinho un vero e proprio exploit certificato anche da un altro dato:  negli ultimi due campionati infatti l’attaccante napoletano ha preso parte a 39 reti (22 gol, 17 assist): solo quattro giocatori meglio di lui nel nostro campionato (Higuain, Icardi, Belotti, Dybala). È in ottima compagnia Insigne, capace però di mettere tutti dietro nella statistica sui gol da fuori area: 9. Nessuno come lui.

Contratto, si lavora per avvicinare domanda e offerta. E quel sogno del Napoli a vita… – Il contratto in scadenza nel 2019 sulla carta l’unico ostacolo ad una carriera tutta in azzurro. I contatti tra i suoi agenti e la società non sono mai stati interrotti nonostante il primo approccio l’estate scorsa non certo positivo. Si continua a lavorare per avvicinare richiesta e offerta, perché Insigne ha l’ambizione a 26 anni e soprattutto numeri alla mano di essere trattato come un top player. Al momento la situazione non ha condizionato il suo rendimento, perché in cuor suo sogna di restare a vita con il Napoli. Un ottimo punto di partenza per trovare una soluzione anche perché al di là del valore del giocatore per il club perdere il simbolo del progetto, il campione venuto dal vivaio, sarebbe veramente un colpo difficile da attutire, una picconata alla credibilità della filosofia sostenuta con fermezza dal presidente negli ultimi anni. Un altro punto forse il più importante su cui Lorenzo ha messo tutti d’accordo.

Fonte: SkySport

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