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Samp, andata e ritorno: Genoa ancora ko nel derby

Luis Muriel festeggia il gol decisivo nel derby di Genova (Foto LaPresse)

GENOA-SAMPDORIA 0-1
71′ Muriel

La Lanterna si accende solo nel finale, ed è tutta blucerchiata. La Sampdoria batte il Genoa 1-0 e fa suo anche il secondo derby stagionale, situazione che non si verificava dal 1960 (57 anni per l’esattezza). Una partita dai due volti: primo tempo bloccato, molto bloccato, e secondo con una progressiva accelerata della Samp fino al gol decisivo di Luis Muriel (in rete anche all’andata). Questo è stato il 114° confronto tra le due squadre. 

Il momento – La partita non aveva grande interesse per la classifica, ma il derby è il derby e l’attesa l’ha trasformata comunque in un grande spettacolo. La Sampdoria, imbattuta nei e che qualche “euro-sogno” può ancora coltivarlo, arrivava al confronto con uno stato di salute migliore dei genoani: come punti e come forma; con Mandorlini in panchina, però, anche i rossoblù sembrano aver ritrovato la compattezza perduta nelle ultime settimane della gestione Juric.

Spettacolo sugli spalti – “Forza Genoa” e “Genoa siamo noi” nella nord rossoblù; “Esplode nel cuore della sua gente” il messaggio dei tifosi del settore blucerchiato. Striscioni e coreografie favolose quelle che hanno accolto le squadre in campo. Colori e fuochi d’artificio in grado di rendere ancora più bella l’imminente vigilia del match. Ma non solo. Nel pre gara in campo è spuntata anche una moto, quella del team che porta il nome di Marco Simoncelli – Sic 58 Squadra Corse – e che parteciperà al campionato Moto3. Questa è stata l’occasione per la presentazione ufficiale (scuderia e Genoa hanno lo stesso sponsor).

In campo – Mandorlini (3-5-2) cambia e inserisce Cofie tra i titolari (Cataldi in panchina). Izzo, Burdisso e Munoz nel terzetto difensivo; Lazovic e Laxalt esterni di centrocampo con Ntcham dal primo minuto dietro le punte Pinilla e Simeone. Per la Samp (4-3-1-2) formazione tipo con Regini titolare a sinistra e Pavlovic in panca. Bruno Fernandes trequartista, Linetty, Torreira e Barreto a centrocampo. Muriel-Quagliarella, infine, la coppia d’attacco. Praet fuori (un po’ a sorpresa). 

Partita a Scacchi – Dominano le difese. Il primo tempo al Ferraris è soprattutto una partita a scacchi. Squadre così attente nel difendere che anche gli attaccanti vengono impegnati in questa fase. Qualche problema d’impostazione la Samp ce l’ha e rischia di andare sotto al 19′: Simeone crossa dalla sinistra per Pinilla che da ottima posizione calcia addosso a Viviano.

La Samp accelera – E’ un’altra Samp nella ripresa. In 5 minuti la squadra di Giampaolo sfiora due volte il vantaggio: prima Muriel colpisce la traversa (12° legno stagionale dei blicerchiati, 5° del colombiano), poi Quagliarella mette i brividi a Lamanna con un tito a incrociare. Sarà pure banale, ma è il classico prludio al gol. Lo realizza proprio Muriel, al 10° centro stagionale, quando al 71′ un controllo difettoso di Munoz, mette il colombiano nelle migliori condizioni per rubargli palla, entrare in area e battere il portiere con un bel tiro d’interno destro. Il Genoa a questo punto non ha più la forza di reagire, mentre la Samp controlla e aggredisce senza avere il guizzo giusto per affondare ancora l’avversario. Per Mandorlini è la prima sconfitta da quando è alla guida del Grifone; per Giampaolo, invece, che sale a 41 punti e scavalca momentaneamente il Torino (c’era Mihajlovic in tribuna), diventano 7 i risultati utili consecutivi.

Fonte: SkySport

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