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Roma, Spalletti: “No accordo con altre squadre”

“Impantanatii nel fango, il responsabile sono io. Senza troppi giri di parole, Luciano Spalletti si prende la colpa per il momento negativo della Roma: tre sconfitte nelle ultime tre gare tra campionato e coppe, dal derby con la Lazio all’ultima col Lione in Europa League. Prima  le parole di Pallotta: “Giocatori stanchi, colpa di alcune scelte di campo e del mercato”. Ora l’ammissione di  colpa dell’allenatore, queste le sue parole in conferenza prima del Palermo. 

“L’unica strada per uscirne è la vittoria” – Così Spalletti: “L’unica strada è vincere la prossima partita, la medicina assoluta è quella lì, cioè di rivincere e rideterminare nella testa dei calciatori quella tranquillità della forza che posseggono. È chiaro che ci sono da valutare anche altre partite, la sconfitta non è stata una soltanto. Siamo finiti nel fango, con una ruota nel fango e io sono l’unico responsabile, perché ho il volante della macchina, per cui quello che diventa fondamentale è avere sotto il cofano i cavalli giusti. A volte se ne riesce subito, ora siamo impantanati e la differenza la fanno i cavalli che tu hai, abbiamo la forza adatta per rimettere la macchina sull’asfalto, sono soprattutto loro che possono determinare di riprendere la corsa, cioè le forze dei giocatori. Io penso di avere una rosa forte, un parco giocatori che mi permette di superare momenti difficili come quello di ora”.

Sulle parole di Pallotta – “Voleva motivare i giocatori, difenderli da quello che stiamo attraversando, magari mettendo in discussione il mio operato ma non fa piega, quello che succede è responsabilità mia. Se continueremo a perdere, ho fiducia nella reazione dei giocatori, nello spogliatoio si dicono delle cose e si cerca di dire la verità, ma è importante come mi guardano e lo fanno nella maniera giusta. Oggi c’è già abbastanza carne al fuoco, Pallotta ha a cuore i giocatori, quello che dice di me non conta, io vado dritto per la mia strada, nessun problema. Non ricadiamo nella mediocrità dei discorsi detti e ridetti”.

Sul contratto – “Io non ho ombre che mi riguardino, o perlomeno ce l’ho lunghissima. Io abito vicino a Volterra, dove ci sono ombre lunghissime…Se vinco rimango, se non vinco non rimango, sono coerente a quanto detto in passato. Io ho una squadra forte, li ho accettati e voluti, desiderati questi calciatori. In un momento come questo conta il risultato, che nessuno venga a dirmi il contratto del prossimo anno, chi ama, chi fa bene il professionista, non pensa al contratto ma pensa al Palermo che ti dà lo sbocco alle tue proiezioni, obiettivi. Se non fai risultati, sarai sempre limitato in quello che andrai a chiedere. Metteremo attenzione per il risultato di domani, conta quello, il Lione verrà dopo. Mi aspetto una bella reazione da quei giocatori che metterò dentro e che ho fatto giocare poco, dentro una squadra succede questo, qualcuno sta in panchina. Futuro alla Juve? Non ho firmato nessun precontratto”.

“Dzeko può riposare” – “Io dico che non siamo stanchi, voi dite che lo siamo. Funziona così: le statistiche europee degli ultimi 10 anni, dicono che se giochi a distanza di due giorni, le vittorie calano del 40% rispetto alle situazioni normali. Noi questa manovra l’abbiamo fatta 14 volte e vinto 10 partite, poi ne abbiamo perse 4 ma 2 fanno parte di questo ultimo periodo e questo è un dato. Mi avevano abituato bene nelle altre partite ed ero fiducioso per quello, poi ci sono le sconfitte ma è normale quello che ci è successo se vediamo queste statistiche, che guardiamo anche noi. La cosa da prevenire era quella di riuscire a smucchiare questo castelletto di partite che è successo solo a noi, solo la Roma ha avuto queste partite, potevamo giocare lunedì e lo avevo chiesto a Baldissoni”. Formazione: “Dzeko può riposare, Totti parte dalla panchina”. E ancora: “Il Lione per giocare il giovedì dopo, ha giocato il venerdì. È venuto fuori che Florenzi si è rifatto male e che faccio? Dico che non ho Florenzi? Era vitale recuperarlo… Sto tutti i giorni a dire che siamo stanchi? Non parlo così. In base alla formazione che farò domani, 4 o 5 giocatori che non hanno giocato l’ultima partita ci saranno. I giovani? Non mi porta nessun vantaggio, devo vincere la partita domani, dobbiamo allenarci bene oggi. La stanchezza si vince con la responsabilità, la professionalità, la convinzione delle idee. Io sono l’unico responsabile della squadra, ma ci rialzeremo perché ho i cavalli giusti”.

Fonte: SkySport

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