FATTO PRESTAZIONI IMPORTANTI – “Se a 11 giornate dalla fine siamo arrivati qui, è perché abbiamo superato degli ostacoli e fatto delle prestazioni importanti – prosegue Gasperini -. Ma non possiamo guardare né troppo avanti, né troppo indietro: conta solo la gara di domani”. Infine un pensiero sull’Inter: “Per me e l’Atalanta è una partita speciale, perché affrontiamo una squadra forte, in uno stadio con tanta gente e per obiettivi così importanti. Ed è una cosa che non capita spesso. Cercheremo di giocare al massimo delle nostre possibilità, con la voglia e la determinazione di chi ha un obiettivo e lo viole raggiungere. Abbiamo un’occasione di rendere questa stagione ancora più fantastica”.
SI CHIUDE CICLO PARTITE VERITÀ – “Ho avuto la fortuna di allenare Palacio, Gagliardini e Ansaldi, ed è una soddisfazione che siano finiti all’Inter”. Gasperini parla da grande ex di turno con l’obiettivo Europa League davanti agli occhi: “Non possiamo guardare né troppo avanti né troppo indietro, domani si chiude un trittico che dice molto delle nostre possibilità”. Poi il tecnico dei bergamaschi commenta l’anticipo di ieri tra Juventus e Milan, caratterizzato da un finale ‘rovente’ per via del rigore concesso al 95′ ai campioni d’Italia: “Juve-Milan è stata una partita aperta che poteva finire in tutti i modi – dice – anche se la Juve meritava di più. Ma l’amarezza di chi non ha centrato il risultato per un episodio è comprensibile”.
atalanta
- Protagonisti:
- gian piero gasperini
Fonte: Repubblica