MILANO – Domani sera a Torino quarto confronto tra Milan e Juventus in questa stagione. Per ora i rossoneri sono in vantaggio due a uno. Ma la cornice ambientale dello Stadium agevola i bianconeri che infatti hanno battuto la formazione di Montella nell’unico precedente casalingo: i quarti di Coppa Italia.
Montella, è un’impresa fattibile?
“La Juventus è quasi imbattibile in casa. Dobbiamo fare la nostra partita per tornare a casa con i tre punti. Siamo contenti per quanto fatto finora. Siamo nel momento chiave della stagione. Tutto dipende da noi. Per vincere a Torino dobbiamo giocare al nostro meglio a prescindere dagli avversari che affrontiamo. Tre punti con la Juventus valgono come tre punti col Chievo. Ma una vittoria a Torino ci darebbe slancio”.
Cosa serve per battere la Juventus allo Stadium?
“Dobbiamo fare le cose con furore e qualità al tempo stesso. A prescindere dagli avversari che sono fortissimi e che si gasano nel loro stadio. La Juventus è abituata a vincere, quindi ricordano probabilmente di più le sconfitte che le vittorie – dice riferendosi alla Supercoppa in Qatar – è un obiettivo anche per noi arrivare a ragionare in questo modo”.
Il Milan non ha mai vinto allo Stadium.
“Perché c’è da poco – sorride Montella – possiamo arricchire in tanti modi questa vigilia, ma è solo una partita importante. Non sarà una finale, ma l’atteggiamento deve essere quello di una finale. E’ una sfida quasi proibitiva per il cammino della Juventus in casa, ma vogliamo vincere. Loro conoscono tutto di noi e noi tutto di loro. Anche se i bianconeri giocheranno con un assetto tattico differente rispetto ai nostri precedenti incroci stagionali”.
Può essere importante avere ritrovato Bacca?
“Bacca è un calciatore molto competitivo e io credo molto nei calciatori di questo tipo. Lavora sempre in maniera ottimale, ci sono stati momenti in cui non era libero con la testa anche in allenamento. Ma dopo Sassuolo l’ho visto diverso. E’ tornato quello degli anni scorsi. Mi rimprovero il fatto di non riuscire a farlo rendere al meglio”.
Lei resterà al Milan anche nella prossima stagione?
“Non dovreste fare a me questa domanda. Io ho un contratto, la società mi fa capire che è soddisfatta di quello che sto facendo. E il pensiero della società vale più del mio pensiero. Noi abbiamo già vinto una coppa contro una squadra che ha vinto molto più di noi negli ultimi anni”.
Come stanno i giocatori alla vigilia di questa partita?
“In linea generale la squadra sta bene. Ma vi anticipo che Locatelli da ieri ha la febbre. Vediamo se potrà essere convocato. Per Suso c’è ottimismo, si è allenato parzialmente ieri, oggi e domani vediamo. Ho quattordici titolari in testa”.
La Juventus può essere condizionata dal fatto di essere in corsa anche in Champions e Coppa Italia?
“Sono abituati, anzi si alimentano anche di questo. Non credo saranno distratti dalla Champions. Ma, se potessi consigliargli qualcosa, visto che lo scudetto l’hanno quasi vinto, gli suggerirei di concentrarsi sulla Champions”, scherza Monella.
La partita di domani sera può essere decisiva per la corsa all’Europa League?
“Credo che la storia si risolverà all’ultima giornata. L’Atalanta lotterà fino alla fine e c’è bisogno di essere equilibrati in queste undici partite. Faccio i complimenti ai bergamaschi. Sono fantastici da vedere giocare. Li ammiro molto e sono un spot per il calcio”.
Sarà dura affrontare la Juventus senza Bonaventura che era stato decisivo a Doha?
“Non mi piace pensare a cose che non dipendono da me. Spiace che non ci possa essere, perché è importante. Dobbiamo giocare con le nostre caratteristiche”.
Tutto il mondo parla dell’impresa del Barcellona.
“E’ stato emozionante. Da professionista mi dispiace per il Paris Saint Germain e per Verratti che è italiani. Ma mi fa piacere per il Barcellona. Il calcio è in grado di regalare emozioni incredibili ed è importante sottolineare quanto sia fondamentale l’aspetto mentale. E’ bastata la scintilla della punizione di Neymar per capovolgere la partita”.
Fonte: Repubblica