TORINO – La clamorosa remuntada del Barcellona sembra consigliare a Massimiliano Allegri di non guardare la classifica, alla vigilia di Juve-Milan, ennesimo scontro con il suo passato rossonero: “Loro sono a -17? Nonostante la differenza di punti in classifica, ci attende una sfida che è sempre molto equilibrata, una partita di cartello dove i valori si azzerano. Per portare a casa i tre punti servirà una prova seria”. Poi, sul closing-non-closing: “Cosa ne penso? Non penso, leggo e basta. Il Milan ha una società forte, con un presidente come Berlusconi e un grandissimo dirigente come Galliani. Avrei preferito non averli contro, domani”. Alla luce della squalifica di Cuadrado, il 4-2-3-1 potrebbe lasciare spazio al 4-3-3 oppure al 4-3-1-2: probabile l’innesto di Marchisio in un centrocampo completato da Pjanic e Khedira, mentre Pjaca idovrebbe partire nuovamente dalla panchina.
Massimiliano Allegri, cosa pensa delle dure parole di Buffon su Juve-Inter?
“In Italia si fanno troppe polemiche, trascinandole per settimane. Domenica a Udine per me sarebbe stato facile fare polemica, ma non l’ho fatta perché gli episodi della partita non cambiano quella che è stata la nostra prestazione. Indipendentemente da quello che ha visto l’arbitro, noi dobbiamo accettare le sue decisioni e pensare a cosa dobbiamo fare per migliorare”.
Dopo le dichiarazioni di De Laurentiis teme un clima avvelenato per le due trasferte a Napoli del 2 e 5 aprile, per campionato e Coppa Italia?
“E’ normale che per De Laurentiis e il Npaoli quelle due partite siano molto importanti, possono valere il secondo posto e la finale di Coppa Italia. L’importante è che siano due belle serate di sport, come quella di ieri al Campo Nou, dove ho visto anche dei tifosi che piangevano, perché nel calcio non si può sempre vincere. La cosa fondamentale è provare a viverla nel modo più giusto”.
A proposito di Barcellona-Psg, cosa ha pensato dell’incredibile rimonta dei catalani?
“Quella di ieri è stata una bellissima serata di calcio che resterà negli annali: una rimonta così credo che non l’abbia mai fatta nessuno. Per il Barcellona non era semplice. E’ stata una partita di grande intensità, ma non di grande tecnica. Il calcio è bellissimo ma anche strano, alcune situazione sono imprevedibili. Detto che prima per noi ci sarà da eliminare il Porto, incontrare il Barcellona nei quarti non sarebbe piacevole, anche perché loro non perdono ogni volta l’andata per 4-0… Barça, Real e Bayern sono i favoriti per la vittoria finale”.
Se lei fosse lo sconfitto Emery, cosa direbbe alla sua squadra?
“Quello non lo so, prendere gol a pochi secondi dalla fine non è facile, spero non mi capiti mai. Il loro ko fa comunque riflettere: in Champions abbiamo due gol di vantaggio ma il discorso non è chiuso, idem in campionato nonostante il nostro +8 sulla Roma. Restiamo concentrati. Non serve gestire, serve soltanto fare”.
Contro il Milan la Juve vuole riscattare il pareggio di Udine oppure il punto della Dacia Arena va tutto sommato bene?
“No, non va bene, perché a Udine Arena abbiamo giocato una brutta partita. Ero convinto che sarebebe stato così, ma dovevamo comunque conquistare una vittoria. Ci mancano ancora tanti punti. Domani serve una partita tosta sotto l’aspetto fisico e tecnico”.
A Udine si è vista una Juve stanca: qual è la condizione psicofisica della squadra?
“Venivamo da dieci vittorie consecutive, con diverse partite importanti in cui la squadra ha risposto bene. Con l’Udinese serviva una prova più fisica, con maggiore pressione. E sull’1-1 avevamo ancora 30 minuti per vincerla. Un po’ di stanchezza ci può stare, ma potevamo comunque portare a casa i tre punti pur giocando meno bene. I miei ragazzi sono comunque stati bravi e un po’ fortunati a portare via un punto che ci fa allungare sulla Roma”.
Ci sono dei motivi tecnici per cui la Juve soffre il Millan, vittorioso all’andata e in Supercoppa?
“A Milano la sfida fu equilibrata, polli noi a prendere gol. A Doha invece abbiamo subìto di più. Attenzione ai rossoneri, che vengono da una striscia di risultati positivi, non muoiono mai e hanno velocità e grande tecnica”.
Si attende qualche sorpresa tattica da Montella?
“Non so cosa farà Montella, ma il loro sistema di gioco è abbastanza delineato. Non hanno pià Bonaventura, ma Deulofeu è molto bravo ad aprire il gioco ed entrare in area. E a centrocampo hanno giocatori molto fisici. Insomma, sarà dura”.
Come sta l’acciaccato Chellini?
“Giorgio non gioca sicuramente, vedremo se recupererà per il Porto ma è molto difficile. Con Bonucci ci sarà uno tra Benatia, Rugani e Barzagli con il marocchino un po’ in vantaggio. Lemina è di nuovo a disposizione, mentre Sturaro rientrerà con la Samp”
Senza lo squalificato Cuadrado vedremo Pjaca nel 4-2-3-1 oppure tornerà al centrocampo a tre?
“Non ho ancora deciso, nel pomeriggio avrò le idee più chiare. Pjaca a sinistra e Mandzukic a destra? Marko preferisce giocare a sinista, ma è più una questione mentale: conta dare sempre il massimo”.
Dani Alves avanzato sulla trequarti è un’opzione possibile?
“Ho varie soluzioni: Dani Alves, Pjaca oppure un centrocampista in più. Non è il caso di cambiare il 4-2-3-1? Anche prima di Firenze non avevo cambiato sistema, poi però… Speriamo che mi venga l’ispirazione giusta”.
Fonte: Repubblica