Elezioni Figc: al via l’assemblea, Abodi sfida Tavecchio
ROMA – Confermare Carlo Tavecchio e dare continuità al lavoro degli ultimi anni o affidarsi al nuovo che avanza, Andrea Abodi. Oggi la Figc sceglie il suo futuro, se proseguire con l’attuale presidente federale o affidarsi al numero uno della Lega di serie B. Appuntamento a Fiumicino dove tutte le componenti del pallone si ritrovano per le elezioni federali. Il favorito numero uno è il dirigente di Ponte Lambro, ma non sono escluse sorprese.
SPERANZA ABODI – Lo stesso Abodi spera in una sorpresa finale. “È come una partita di calcio, non c’è mai un risultato scontato. Vedremo chi avrà più coraggio, chi sarà più generoso e chi avrà più fantasia, come cantava De Gregori. I sondaggi sono fatti per essere smentiti: è difficile entrare in profondità nella testa di 279 persone, molte delle quali hanno paura di dire quello che pensano e questo mi rattrista, perché vorrei più chiarezza, trasparenza e libertà di pensiero. L’idea è che si seguano più gli ordini di scuderia, poi c’è l’interesse specifico di ogni componente, ma non dobbiamo mai rinunciare a pensare con la nostra testa. Conta il voto segreto? Sì, quindi mi auguro che ci sia un minimo di confronto con la propria coscienza e si possa dare la giusta risposta alla domanda sul calcio che vogliamo domani”.
ALLENATORI CON TAVECCHIO – Renzo Ulivieri, presidente dell’Assoallenatori, difende la scelta dei tecnici di votare per Tavecchio. “Abbiamo valutato sia i due candidati che i programmi e le persone e, non essendoci un candidato che proveniva dalle componenti tecniche, abbiamo scelto Tavecchio: ci convince di più il suo programma, la sua persona. Nelle elezioni precedenti eravamo in opposizione a Tavecchio perché, come componente tecnica, avevamo un nostro candidato che era Albertini – spiega ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’ su RadioUno -. Poi è stato eletto Tavecchio la cui opera in questi due anni è stata importante, a livello nazionale e internazionale. Che si sia giocato un po’ a fare i rivoluzionari, a mettere da una parte il bello e il buono e dall’altra il brutto e cattivo non ci è garbato. Qualcuno dubitava anche della nostra salute, ma l’Aiac sa dire dei sì e dei no e li ha detti anche in momenti importanti”.
GIOCATORI CON ABODI – Ulivieri si riferisce alle critiche arrivate da Damiano Tommasi, presidente dell’Assocalciatori che, invece, si è schierato con l’altro candidato, Andrea Abodi. “Tommasi ha preso la sua posizione, ha cercato anche di forzare la mano, ma non mi sento di rispondergli. Hanno idee diverse e mi dispiace quando si dice che per le mie idee sarei stato colpito da qualche sindrome. Se loro sono stupiti dal fatto che voteremo Tavecchio, a me ha colpito che non votano come noi visto che anche l’altra componente tecnica, gli arbitri, voterà Tavecchio. Quando i candidati non sono espressione delle componenti tecniche, ci deve essere libertà di scelta, non abbiamo voluto rompere nulla”.
ANCHE LA LEGA A PER LA CONFERMA DELL’ATTUALE N.1 – Milan e Palermo voteranno per Tavecchio. “In questo momento abbiamo più bisogno dell’esperienza di Tavecchio, poi in futuro anche di Abodi al quale auguro di diventare il presidente della Lega di Serie A – le parole del rosanero Maurizio Zamparini -. Entrambi i candidati sono molto buoni: uno è di servizio e parlo di Tavecchio, Abodi invece è più di iniziativa”. Sulla stessa linea l’ad rossonero Adriano Galliani. “L’abbiamo dichiarato l’altro giorno, come Milan pensiamo che Tavecchio abbia lavorato bene, voteremo per lui e vediamo come finisce”. Al coro si unisce anche il numero uno della Lazio, Claudio Lotito che prova a convincere il dg della Roma Baldissoni pro-Abodi: “È un suicidio andare contro. Perché a voi Tavecchio vi ha pure aiutato”. La maggioranza della serie A, però, conferma la volontà di dare fiducia all’attuale presidente. Beretta: “La posizione della Lega A la conoscete, la larghissima maggioranza è per Tavecchio”.
ARBITRI VOTERANNO TAVECCHIO – Il numero 1 dell’Aia, Marcello Nicchi, non ha dubbi sulla votazione: “Lo ho appena comunicato ai due candidati, gli arbitri voteranno Carlo Tavecchio presidente della Figc per il prossimo quadriennio”. I delegati degli arbitri valgono il 2% del corpo elettorale, ma in una battaglia così combattuta rischiano di assumere un peso determinante.
MALAGÒ AUSPICA DIALOGO TRA LE PARTI – Sopra le parti la posizione del presidente del Coni, Giovanni Malagò. “Finita la partita elettorale chi vince ha il diritto, ma soprattutto il dovere, di recuperare le altre componenti per remare tutti dalla stessa parte. Negli anni passati non è successo e si è rimasti su posizioni contrapposte. Serve uscire dalle logiche del proprio recinto, facciamo un metro indietro per fare un chilometro avanti domani. Giochi fatti? Per esperienza personale penso che non sia mai giusto dire giochi fatti, anche se le persone rispettano quanto detto le cose sembrano andare in una carte maniera. Ma mai chiudere le partite elettorali”. Quanto ai due candidati, Malagò ha ribadito “Con Tavecchio ho un ottimo rapporto, Andrea è un amico”.
Fonte: Repubblica