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Rog ‘n’ Roll, la dolce melodia di casa Napoli

Marko Rog, Napoli (Getty)

Una prova da dominatore all’Olimpico contro la Roma, il peso di un investimento che sembra proprio non sentire, il nonno ‘finanziatore’: allo scoperta di Marko Rog, talento diventato grande grazie ad un rigore… sbagliato

Rog ‘e’ Roll – Chi questa estate seguì da vicino la trattativa che lo portò al Napoli, giura che ad un certo punto Cristiano Giuntoli salì sulla sua automobile e guidò fino a Zagabria per provare a concludere quell’acquisto tanto desiderato ma che rischiava di complicarsi sempre più con il passare delle ore. Guai a perdere altro tempo, l’affare era di quelli davvero importanti da concludere, la concorrenza lì dietro l’angolo non permetteva perdite di tempo. Che si tratti di realtà o leggenda magari un giorno lo svelerà lo stesso direttore sportivo del Napoli, ma quel che è certo è Marko Rog alla fine l’azzurro è riuscito a indossarlo: 13 milioni circa il costo dell’operazione, niente male per un classe 1995. Investimento decisamente importante quello di De Laurentiis.

Il nonno ‘finanziatore’ – Per Rog, però, non si tratta certo di una novità. Quando la Dinamo Zagabria lo acquistò giovanissimo dal RNK Spalato, il suo fu il trasferimento più caro di sempre del mercato interno croato: 5 milioni di euro e l’etichetta di ‘nuovo Modric’ appiccicata addosso quasi di default. Ma il peso della responsabilità, per Rog, non sembra proprio essere un problema. Questione di destino, basti pensare che la sua consacrazione arrivò dopo un calcio di rigore… sbagliato ai tempi in cui indossava la maglia del NK Varazdin. Penalty fallito, ma presidente del RNK Spalato che rimase così incantato dal talento di quel ragazzino che ordinò alla sicurezza dello stadio di bloccare qualsiasi uscita finché non fosse riuscito a far firmare il contratto con la sua squadra a quel gioiellino. Intuizione vincente e primo contratto di un certo livello. Prima a ‘stipendiarlo’ era il nonno: 10 kune (1.4 euro circa) a ogni gol, proprio così.

Melodia Rog  – Talento puro quello di Rog, qualità che oggi si gode il Napoli. Oggi, appunto. Ed il riferimento temporale non è da sottovalutare. Una prestazione da stropicciarsi gli occhi contro la Roma all’Olimpico nella prima da titolare in Serie A con la maglia del Napoli, prima tanta panchina (5 spezzoni di gara per un totale di 78 minuti), troppa secondo il presidente De Laurentiis: nello sfogo post Real Madrid nei confronti di Maurizio Sarri, uno dei ‘temi caldi’ era proprio quello dello scarso utilizzo di Rog. Uno che, nonostante la giovane età, non sembra proprio estraneo a certi palcoscenici: l’esordio con la Nazionale Croata avvenuto nel novembre del 2014 contro l’Argentina di Messi, poi 82 minuti da protagonista contro la Spagna nell’ultimo campionato Europeo, le presenze in Champions Lague con la maglia della Dinamo Zagabria. E adesso, con il Real Madrid alle porte, ecco la nuova musica che risuona intorno all’ambiente Napoli: il ‘Rog ‘n’ Roll, una melodia che Sarri difficilmente potrà non ascoltare.

Fonte: SkySport

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