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Leicester, idea Mancini. Ma è difficile dica sì

Dopo l’esonero del manager campione d’Inghilterra, la dirigenza delle Foxes starebbe pensando a Mancini, anche se difficilmente l’ex Inter accetterà l’offerta. In ogni caso non c’è al momento alcuna trattatova ufficiale. Intanto un retroscena: l’esonero di Ranieri sarebbe arrivato dopo una chiacchierata tra la dirigenza e alcuni senatori che avrebbero raccontato di un rapporto agli ultimi termini tra il manager e il suo assistente, Craig Shakespeare

Potrebbe continuare ad avere un’anima italiana il Leicester del post Ranieri. Dopo la notizia dell’ufficialità dell’esonero dell’allenatore che solo la passata stagione aveva portato le Foxes dove nessuno avrebbe mai osato nemmeno immaginare, ovvero alla conquista della Premier, infatti, il club inglese avrebbe già contattato Roberto Mancini, rimasto senza panchina dopo essersi separato in estate dall’Inter. Lo rivelano i nostri cugini e colleghi inglesi di Sky Sports, che allo stesso tempo però spiegano come con il manager italiano ancora non sia iniziato alcun colloquio ufficiale. Solo un sondaggio, dunque, per capire se Mancini sia realmente intenzionato a sedersi sulla panchina lasciata vuota da Ranieri e provare a salvare la stagione del Leicester, conquistando una salvezza che solo un paio di mesi fa nessuno avrebbe potuto mettere in discussione. Da quello che sappiamo noi di Sky Sport, però, Mancini difficilmente farà arrivare al Leicester una risposta positiva e anche per questo la società inglese si sta guardando attorno per studiare i profili di altri manager. 

Claudio tradito – Sky Sports fa anche trapelare quelli che sono alcuni retroscena dell’esonero di Ranieri. La decisione, ad esempio, sembrerebbe essere arrivata al termine di un colloquio, richiesto dal presidente e tenutosi ieri, nel giorno successivo alla sconfitta in Champions contro il Siviglia, tra la dirigenza e i senatori della squadra, durante la quale i giocatori interpellati avrebbero in un certo senso tradito il proprio allenatore, spiegando al presidente come il rapporto tra lo stesso Ranieri e il suo assistente Craig Shakespeare fosse arrivato ai minimi termini. Evidentemente le parole dei giocatori hanno convinto il presidente delle Foxes del fatto che l’allenatore non avesse più in pugno la propria squadra e che la decisione inevitabile ma molto dolorosa non potesse essere che quella dell’esonero. 

Fonte: Sky

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