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Juventus, Allegri: “Caso Bonucci chiuso, torna a disposizione”

TORINO – Il “caso è chiuso” soltanto a parole. Massimiliano Allegri, forse in attesa di scuse ufficiali e pubbliche di Leonardo Bonucci, tiene ancora in ballo il difensore: “Devo valutare se impiegarlo o meno domani contro l’Empoli, anche perché martedì avremo il Napoli”. Le alternative, del resto, non mancano: “A Oporto avrei potuto escludere Bonucci anche per scelta tecnica, visti i recuperi di Chiellini e Barzagli”. Il tecnico è evasivo, dribbla le domande sulla vicenda scabrosa. Non smentisce né conferma di aver minacciato le sue dimissioni, in caso di mancata punizione al difensore. Ed evita i paralleli con il 1996, quando un toscano come lui, Marcello Lippi, guidò uno spogliatoio che pareva una polveriera verso la conquista dell’ultima Champions League targata Juve. 

Massimiliano Allegri, dopo la tribuna punitica di Oporto domani contro l’Empoli rivedremo Bonucci in campo?
“Leo, come ho già detto, è di nuovo a dispozione. Valuterò se impiegarlo o meno, perché martedì abbiamo la semifinale di ancdata di Coppa Italia contro il Napoli. Il caso di Leonardo è chiuso, sabato ho parlato con l’ad Marotta, il ds Paratici, il vicepresidente Nedved e quindi con il presidente Agnelli, concordando una linea che si sposa con le regole di discilplina della Juve. Bonucci è un giocatore importante che dopo la partita contro il Porto ha chiesto scusa”.
E’ vero che ha minacciato le dimissioni, se il club non avesse punito Bonucci in modo esemplare?
“Come ho già detto certe vicende durante l’anno possono capitare, in campo o in allenamento. La cosa strana è che questa cosa l’ha vista tutto il mondo. L’importante è che ci siano discilpina e rispetto. Al Do Dragao hanno comunque giocato due come Barzagli e Chiellini: Leo è un giocatore straordinario, ma avrebbe potuto stare fuori anche per scelta tecnica. Adesso è giusto chiudere questa vicenda e pensare all’Empoli, una squadra che al momento ha segnato poco ma è molto organizzata e concede poco. Noi arriviamo da una sfida importante, che ha richiesto grande dispendio di energie. E domani dobbiamo prendere i tre punti”.
I due cambi di Oporto se li era sognati la notte prima dell’esameal Do Dragao?
“No, ma ero certo dei segnali che aveva dato Pjaca dopo la partita col Palermo. Marko ha cambiato atteggiamento, e lo ha dimostrato a Oporto. E Dani Alves è un campione con l’entusiasmo di un bambino, e questo è molto bello da vedere. Stiamo crescendo la squadra mercoledì ha offerto una bella prova sul piano della consapevolezza e dell’equilibrio, ma dobbiamo migliorare la verticalizzazione del gioco”.
Il Leicester ha esonerato Ranieri. Sue sensazioni?
“Ranieri rimarrà comunque nella storia per aver vinto la Premier League con il Leicester. Certe cose rimangono per sempre. Sta passando un brutto momento, perché gli allenatori sono legati ai risultati, ma deve essere orgoglioso di quello che ha fatto. Ranieri esce da vincitore, perché lascia una squadra fuori dalla zona retrocessione e in lotta per passare il turno di Champions”.
Anche Allegri potrebbe presto scrivere qualche pagina importante di calcio inglese?
“Per ora sono alla Juventus, ci sto molto bene e ho un altro anno e mezzo di contratto. Pensiamo a cosa dobbiamo fare adesso, per pensare al futuro ci sarà tempo. Con la società sono in totale sintonia. Detto questo, quello che ha fatto Ranieri sarà irripetibile per ogni allenatore”.
La Juve appare in forte crescita, arriverà lanciata al momento più importante della stagione?
“Il nostro obiettivo è proprio quello di essere in corsa per tutte le competizioni a marzo. Quanto all’Europa, il 2-0 ottenuto contro il Porto ci garantisce un bel vantaggio ma non il passaggio del turno, come dimostra il ko di ieri della Fiorentina vittoriosa all’andata a Gladbach. E il campionato è ancora lungo, con tante partite da vincere a cominciare da quella di sabato contro l’Empoli. La squadra comunque sta bene e ha grandi margini di miglioramento, purché si vada tutti dalla stessa parte”.
Anche considerato le cinque ore di ritardo aereo accumulate ieri dalla squadra e l’appuntamento di martedì con il Napoli, quanto turnover farà sabato contro l’Empoli?
“A Oporto abbiamo comunque fatto un buon lavoro defaticante, sotto un bel sole. Devo vedere gli ultimi allenamenti, ma ci saranno sicuramente dei cambiamenti. Giocheremo a quattro dietro, dopodiché vedremo se torneremo a tre a centrocampo. Per Higuain valuterò oggi, mentre Khedira potrebbe riposare. Marchisio? L’ideale è che giochi una sola partita alla settimana, in modo da crescere di condizione, e domani può essere titolare. In porta ci sarà Neto, in previsione della partita di martedì. Quanto a Pjaca devo ancora decidere, perché anche i cambi sono importanti”.
Pjaca a destra fa un po’ di fatica, qual è il suo ruolo preferito?
“Quello di esterno, ma la cosa più importante è che Marko continui a crescere a livello tecnico tattico e mentale. Ha molta tecnica e giusti tempi di gioco. Sarà un giocatore importante per il finale di stagione”.
Juve-Empoli è l’occasione comoda per allungare ulteriormente sulla Roma impegnata in casa dell’Inter?
“Pensiamo soltanto a centrare un’altra vittoria utile per la corsa-scudetto, dopodiché vedremo cosa faranno le nostre avversarie. Comunque sia, 63 punti non bastano per vincere lo scudetto e nemmeno per andare in Europa League. Ora sotto con l’Empoli, poi penseremo alla Coppa Italia, un’altra competizione da giocare fino in fondo”.
Quali insidie vede sulla strada per il sesto tricolore?
“Le insidie sono ovunque, ma tutto dipenderà da noi. L’importante è l’approccio, la concentrazione, l’atteggiamento, poi se la palla sbatte sul palo non possamo farci niente… Più degli scontri diretti, bisogna vedere in quali condizioni arriveremo a certi big match”.

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Protagonisti:
massimiliano allegri
Leonardo Bonucci

Fonte: Repubblica

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